Rinvenuta dopo 101 anni la lettera sigillata di una innamorata a un soldato anguillarino morto al fronte.
La lettera di Ninetta a Marolo trovata, a distanza di 101 anni ancora chiusa nell’archivio storico comunale, è probabilmente la pagina emotivamente più toccante del grande progetto di ricerca che l’Associazione Arca sul Lago ha portato avanti ad Anguillara per preparare ed allestire la splendida mostra “Autobiografia di un paese in guerra – una memoria salvata per non dimenticare” che si è appena conclusa ad Anguillara.
Un evento nell’evento, che si è tenuto presso la biblioteca comunale dedicata ad “Angela Zucconi”, la stessa sociologa e ricercatrice alla quale, già nel nome scelto, l’Arca sul Lago, presieduta da Franco Chiavari, ha voluto dedicare la manifestazione.
Il loro lavoro, grazie anche al contributo dell’archivista Lucia Buonadonna, si è innestato su quello che la Zucconi portò avanti per la stesura del volume “Autobiografia di un Paese” ed è stato arricchito dalle ricerche di archivio al recupero del quale l’associazione si dedica.
Era il 15 giugno del 1916 quando Ninetta scrisse a Marolo Di Carlo, al fronte. Una lettera semplice in cui gli parlava del lavoro dei campi in corso, dei familiari e che chiudeva con un “ti penso sempre”. Quella lettera arrivò quando ormai Marolo era morto. Il giovane anguillarino cadde a Valle Lastaro il 18 giugno 1916. La lettera fu rispedita al mittente, ma evidentemente non venne consegnata a Ninetta ed è rimasta chiusa, ancora con i francobolli dentro per una attesa risposta, per tutto questo tempo. Se la mostra non fosse stata allestita probabilmente lo sarebbe rimasta per ancora altro tempo.
Marolo Di Carlo fu uno dei tanti caduti anguillarini. La mostra e l’interessate catalogo che è stato distribuito per l’occasione li ricorda. Si tratta di: Liberato Brunetti, Filippo Bucci, Rinaldo Bucci, Giovanni Canzonetta, Giovanni Cesi, Armando Chiavari, Nemisio Climati, Carlo De Battistis, Gennaro De Santis, Evaristo Di Carlo, Giuseppe Di Carlo, Marolo Di Carlo, Pietro Di Carlo, Rinaldo Fiorucci, Giuseppe Gentili, Biagio Guidi, Mariano Innocenzi, Domenico Marasca, Francesco Mariani, Biagio Parrucci, Primo Ricci, Biagio Rinaldi, Domenico Rinaldi, Enrico Rossi, Oreste Scrivieri, Golia Settimi, Ettore Vannaroni, Rinaldo Vannaroni, Filippo Zampi. Di ognuno il catalogo riporta una scheda.
La guerra di trincea è stata illustrata nel dettaglio con alcune fotografie nel corso dell’incontro di approfondimento il 9 giugno che ha visto come relatore l’appassionato ricercatore, il professore Guido Coglitore. Avanbraccia rimaste attaccate al filo spinato, marce con i pali per le capanne da costruire sulla linea del fronte portate in spalla, il nero dei fili spinati sul bianco delle nevi. Pagine tragiche che illustrano fatti che hanno visto come protagonisti i ragazzi del ’99, probabilmente “la meglio gioventù”.
La mostra è stata inaugurata il 3 giugno, presenti il sindaco di Anguillara Sabrina Anselmo e l’assessore alla Cultura Viviana Normando. Costituisce senz’altro un ulteriore spunto per futuri approfondimenti ed è inserita nel Progetto “Pace o Guerra: Il 1914 I Dilemmi del Novecento” finanziato dalla Regione Lazio ai sensi della legge n. 6 del 7 agosto 2013, un progetto che coinvolge oltre al Comune di Anguillara anche i Comuni di Bracciano (Comune capofila), Campagnano Romano, Cerveteri, Formello, Mazzano Romano, Oriolo Romano, Tolfa assieme alla Soprintendenza Archivistica del Lazio, l’Istituto Luce e l’Istituto Storico per il Risorgimento.
La manifestazione chiude ad Anguillara il ricco calendario di iniziative organizzate, per il coordinamento della bibliotecaria comunale Maria Montori, nell’ambito del Progetto “Pace o Guerra”.