semi di pace targa

Tra i relatori Don Luigi Ciotti, Tiberio Bentivoglio, Salvatore Calleri e Antonio Maria Mira per parlare di mafia; Silvia Guidi, Paola Conti, Francesca Alotta, per la violenza di genere; Piero Terracina ed Edith Bruck, per la Shoah.

Mafia, violenza di genere e Shoah. Sono stati i temi affrontati dall’XI Meeting Internazionale Esploratori di Valori di Semi di Pace onlus. Tutti uniti dal filo conduttore del coraggio: come “coraggio di servire”, “coraggio di lottare”, “coraggio di vivere”. Eccezionali i relatori: Don Luigi Ciotti, Tiberio Bentivoglio, Salvatore Calleri e Antonio Maria Mira per parlare di mafia, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio; Silvia Guidi, Paola Conti, Francesca Alotta, Gessica Notaro (che ha inviato un messaggio audio), per la violenza di genere; Piero Terracina ed Edith Bruck, per la Shoah.
Ad aprire la giornata inaugurale, con il moderatore Alberto Colaiacomo, don Ciotti che ha esortato «ad  abbandonare le comodità dietro le quali ci nascondiamo quotidianamente per evadere di fronte alla realtà dei fatti che spesso ci ferisce e ci spaventa, riuscendo così a riappropriarci di un senso  di giustizia concreto». Imprenditore di Reggio Calabria, Bentivoglio ha raccontato la sua vita di uomo e non di eroe che «lotta con la determinazione di una persona che vuole la libertà. Una libertà che sto pagando a caro prezzo. Una libertà difficile da conquistare. Una libertà che sa di sacrificio, per me e la mia famiglia. Una libertà che, talvolta, non è garantita nemmeno dalle istituzioni».
Calleri, presidente della Fondazione “Antonino Caponnetto” ha descritto l’evoluzione della mafia, intesa anche come camorra e ‘ndrangheta, «la cui diffusione è avvenuta in tutta Italia e ha valicato le Alpi “infettando” vari Paesi europei, fra i quali la Spagna e la Polonia. Paesi che non hanno gli strumenti legislativi adeguati a contrastare il fenomeno». Giornalista di Avvenire, Mira ha sottolineato come siano sempre più numerose le iniziative per contrastare il fenomeno mafioso, grazie anche alle scuole. E le scuole, con l’IISS “Vincenzo Cardarelli” hanno presentato le attività legate al progetto “Legalità in campo”. Al termine è stata svelata una targa dedicata a Falcone e Borsellino ed è stato messo a dimora un arancio.
Storie di donne, di soprusi, di denunce e voglia di cambiare. È stato questo lo spazio dedicato alla violenza di genere che ha aperto la seconda giornata. Grazie a Guidi, giornalista dell’Osservatore Romano, abilissima nel ruolo di moderatrice, è stata fatta un’ampia panoramica mettendo insieme tanti punti di vista diversi. Quello della PM della procura di Viterbo Conti, che ha fornito un quadro del sistema legislativo italiano e ha sottolineato le difficoltà nell’affrontare i casi di denunce di violenza. Quello della cantante Alotta, artista impegnata nella difesa delle donne e nella tutela dei loro diritti.
Quello dell’ispettore Roberto Fortunati della Questura di Viterbo, in prima linea nel raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso ha paura di denunciare o anche solo di confidarsi con le forze dell’ordine. Quello dei medici della onlus Con Vista… sul Mondo presente nella Repubblica Democratica del Congo in collaborazione l’associazione SAD,  presso nell’ospedale Saint Vincent nella città di Bukavu, in una regione segnata dalla tragedia della violenza sessuale. Quello di Dayana Blazquez Gonzalez volontaria di Semi di Pace, che ha concluso la mattinata illustrando la situazione di Cuba e l’impegno dell’associazione nell’isola a sostegno delle fasce sociali più deboli.
In ricordo della Shoah il “coraggio di vivere” dimostrato da Terracina, ex deportato e presidente onorario di Progetto Memoria, e Bruck, ex deportata e scrittrice, che hanno offerto la loro preziosissima testimonianza su uno dei periodi storici più neri del Novecento. Terracina raccontando la sua storia personale. Bruck parlando episodi della sua infanzia e leggendo racconti e poesie. Il tutto accompagnato dalla voce di Elisa Guida, direttore scientifico della mostra permanente “La Shoah in Italia. Persecuzione e deportazioni (1938 – 1945)” inaugurata all’interno del Labirinto della Memoria, e dalla musica degli allievi dell’Accademia Tarquinia Musica.
L’XI Meeting Internazionale “Esploratori di Valori” ha avuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, del Comune di Tarquinia, dello Snadir, della Diocesi di Viterbo e della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia,  ed è stato organizzato in collaborazione con l’IISS “Vincenzo Cardarelli” e l’Accademia Tarquinia Musica.

 

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