“Ogni intervento sulla stampa del PD nel campo della tutela ambientale suscita in me sempre grande ilarità e quando poi se la prendono proprio con la mia persona, devo dire anche un certo orgoglio, quasi quanto una medaglia da appuntarsi al petto. È infatti un piacere essere attaccati dal partito degli “sblocca Italia”,  delle trivelle, degli inceneritori e del cemento, del vergognoso  rinnovo dell’AIA di TVN; il partito che, grazie al decreto Madia e alla mancata attuazione della legge regionale 5/2014, sta regalando la gestione dell’acqua ai privati; lo stesso, tanto per arrivare al tema, che non porta in discussione in Consiglio Regionale la richiesta votata all’unanimità in Consiglio Comunale di inserire nel Piano Aria Regionale, come previsto dal Dlgs 155/2010, prescrizioni  per  prevenire  o  limitare  le  emissioni   in atmosfera prodotte dalle navi. Il partito, infine, che in Comune diserta tutte le sedute della Commissione ambiente ed il cui contributo alla problematica è meno che nullo, se si esclude qualche sporadico e inconsistente intervento del collega Di Gennaro.
Eppure, se normalmente ad ogni attacco del PD me ne sto quatto quatto ed in silenzio ad ingrassare il medagliere, questa volta ritengo che i cittadini debbano avere qualche chiarimento. Innanzi tutto ci sarebbe da chiedersi perché il PD critichi pesantemente gli indirizzi scaturiti dal tavolo di lavoro sull’inquinamento portuale attribuendoli alla mia persona e al di là della sua peculiare avversione alla volontà popolare e all’ambiente non trovo altre spiegazioni.
La seconda domanda da porsi è perché il PD difenda a spada tratta il Presidente Di Majo e la risposta è che è un uomo del PD, allora ecco che il porto inquinava solo sotto la gestione Monti, mentre adesso le “ripercussioni economiche” sull’Authority sono più importanti della salute.
Esattamente al contrario del PD, questa Amministrazione non ha mai dormito e da subito dopo il suo insediamento, nel 2014, ha richiesto più volte al Ministero dell’Ambiente l’accertamento della violazione delle prescrizioni VIA in relazione alla mancata elettrificazione delle banchine; fatto che, dopo decenni di inattività, ha finalmente aperto un dibattito allargato anche a soluzioni alternative e sul quale recentemente, con l’approvazione del Dlgs n. 257 del dicembre 2016 (e quindi, udite udite, licenziato da un governo a guida PD!) si sono innestati nuovi elementi di valutazione. Ma a proposito, Piendibene & co. sono favorevoli o no all’elettrificazione? Non è dato di sapere, eppure c’è persino una mozione dell’On. Tidei a favore di un Piano nazionale di elettrificazione delle banchine che giace lì da due anni e di cui nessuno parla, come fosse qualcosa di cui vergognarsi. Ad ogni modo non perdo la fiducia e resto in attesa che il PD locale si accorga, non solo a parole e non solo in periodo elettorale, che a Civitavecchia c’è un’emergenza ambientale, causata, come tutti sanno, da decenni di pessimo governo al quale, a tutti livelli, il PD ha ampiamente contribuito”.

Lo ha reso noto  Dario Menditto
Consigliere Comunale M5S
Presidente commissione ambiente

 

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