“Sulla questione migranti mi unisco al coro dei tanti che contestano in maniera dura le decisioni piovute dall’ alto e che obbligano Civitavecchia ad assumersi un ulteriore peso come se non bastassero tutte le servitù che questa città deve digerire senza fiatare e non sto qui ad elencarle tanto sono di pubblico dominio a cominciare da Enel ed a finire come fanalino di coda con il Tempio Crematorio.
Ci mancava solo la realizzazione di un hotspot come ciliegina sulla torta in un area destinata ad attività commerciali che nulla hanno a che fare con le attività svolte dalle ONG .
Quello che più infastidisce, è che la cittadinanza debba sempre subire pressioni dall’alto senza mai potersi democraticamente esprimere in merito alle questioni e quella dei migranti, era ed è sicuramente una questione che andava trattata nella massima assise cittadina come  il Consiglio Comunale che avrebbe potuto condividere le scelte più opportune una volta sentita la città.
Ovviamente Civitavecchia non si sarebbe tirata indietro perché il cuore di questa città è immenso, ma almeno avrebbe potuto dare il proprio contributo ad una organizzazione che avrebbe dato a tutti  le dovute garanzie soprattutto in ordine  alla sicurezza, alla salvaguardia della sanità locale, all’ordine pubblico, alla pubblica igiene ecc. Chi garantisce che i controlli siano attenti continui costanti e minuziosi? Il Sindaco era stato informato della realizzazione di un presidio Hotspot e se si perché non ne ha parlato alla città attraverso la convocazione di un  Consiglio Comunale dove sarebbe stato possibile affrontare apertamente una discussione importante sulla vicenda?
Leggo dai mezzi di comunicazione locali che il Sindaco esprime diniego alla questione, ma non vorrei che fossero le solite lacrime di coccodrillo e che la cosa sia stata pianificata il altri luoghi lontani dalle orecchie indiscrete dei Civitavecchiesi.
Vorrei tanto sbagliarmi, ma i tanti fatti recentemente avvenuti mi fanno fortemente dubitare dell’atteggiamento di contrarietà che questa Amministrazione sta dimostrando sulla seria, anzi serissima questione. Porto di Roma, primo porto del Mediterraneo per flussi turistici, non fanno certamente scopa con la presenza di un grande presidio e di fatto di una grande tendopoli, spero che la questione venga rivista nella sua interezza e che le scelte da farsi vengano accuratamente ponderate da chi per l’ennesima volta vuol fare calare sulla città provvedimenti che esulano dal consenso cittadino”.
Lo ha comunicato Mirko Mecozzi, Consigliere Comunale Polo Democratico.

 

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