Anche Tarquinia presente alla XX edizione della borsa Mediterranea del turismo archeologico, manifestazione che si è svolta dal 26 al 29 ottobre presso Paestum e che nasce con lo scopo di creare uno speciale dialogo sul turismo sostenibile come strumento di promozione dei siti archeologici e lo scambio di esperienze sul patrimonio culturale.
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è un evento originale nel suo genere, infatti è l’Unico Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e di ArcheoVirtual. L’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali diviene così luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale e al patrimonio, un’ occasione di incontro per gli addetti ai lavori , per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori e gli appassionati.
Un format di successo grazie alle prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali UNESCO,UNWTO e ICCROM oltre che alla partecipazione di circa 10.000 visitatori,120 espositori con 25 paesi esteri, 70 tra conferenze ed incontri, 300 relatori, 100 operatori dell’offerta,100 giornalisti.
La BMTA 2017 è stata teatro del primo incontro tra circa trenta direttori dei poli museali e musei di tutta Italia con il direttore generale del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo)Antonio Lampis. La città di Tarquinia è stata ospite nella sezione curata dalla Regione Lazio, dedicata agli itinerari archeologici nell’Etruria Meridionale.
L’intervento della dottoressa Lorella Maneschi e dell’assessore al Turismo Pietro Serafini ha presentato al vasto pubblico presente “Le tombe dipinte di Tarquinia”, dal 2014 inserite dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità, con la certezza che proprio queste manifestazioni siano il volano per uno sviluppo ed una conoscenza del nostro Patrimonio.
Tarquinia è stata anche rappresentata da Skylab Studios che ha presentato il suo innovativo progetto realizzato in realtà aumentata, con la storia della città etrusca narrata dalla Menade raffigurata in un vaso antropomorfo a testa umana, datato al VI secolo a.C. e conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia.
“Una rivoluzione in campo culturale che si prefigge l’obiettivo di attrarre l’interesse verso il Patrimonio Unesco della città di Tarquinia e di rendere accessibile la storia e la cultura etrusca al grande pubblico”, spiega Leonardo Tosoni , ideatore del progetto.
“E’ stata un’esperienza unica nel suo genere e sono entusiasta di aver partecipato e di aver avuto un’ ulteriore occasione per promuovere e raccontare la ricchezza storico culturale che il nostro paese vanta” ci spiega l’assessore Pietro Serafini “è uno dei nostri obiettivi più urgenti rivalutare il patrimonio archeologico ed artistico di cui è ricca la nostra città e un impegno primario della nuova amministrazione”.