street art cerveteri

Questo il programma degli spettacoli di Cerveteri street Art per venerdì 24 novembre.

Inaugurazione del Festival con il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, l’assessore alla cultura Federica Battafarano, il Goethe-Institut Italia, i presidi delle scuole e l’associazione Vera Stasi

ore 19:30 / Esterni Auditorium ISIS Enrico Mattei

Qualibo, Maristella Tanzi “Interventi Flash Mob”

al termine del laboratorio di Danza Urbana con gli studenti dell’ISIS Enrico Mattei, in collaborazione con il progetto “Possumus” FSEPON 2014-20 / Danza

Maristella Tanzi – teatro danza – Italia

Maristella Tanzi è tra i fondatori della compagnia di danza QuaLiBò. Vincitrice GD’A Puglia 2011 con lo spettacolo N-esimo Progetto Fallimentare, produzione selezionata per N.I.D. PLATFORM 2012. Selezionata dai partner della Rete Anticorpi XL per “Prove d‟Autore XL” 2014 (residenza creativa presso il Balletto di Toscana Junior). Kintsugi è il suo primo solo.

Durante gli incontri tutti i partecipanti al laboratorio sono parte attiva e propositiva ed esplorano la possibilità di esprimersi interpretando liberamente con la danza ed il movimento gli stimoli offerti, proposti in un‟ottica di reciproco scambio e collaborazione. Sono accompagnati alla scoperta dell’altro, alla costruzione di relazioni attraverso una gestualità concreta e simbolica, attraverso i concetti di lontananza, vicinanza, contatto.

A differenza di altre attività formative, questa attività di laboratorio incentrata sulla danza è assolutamente democratica perché non è necessario altro che il proprio corpo, cadono le barriere “linguistiche” del linguaggio parlato e non è richiesto alcun tipo di conoscenza pregressa. Costruire insieme al gruppo una dimostrazione (un flash mob per le vie cittadine) che dia modo di portare all’esterno la propria esperienza, aggiunge un elemento fondamentale per confermare la propria presenza all’interno di una situazione condivisa anziché emarginata.

ore 20:30

20 ChiaviTeatro, Alessia Berardi

Reading / Performance : Spettacolo della docente del Laboratorio di Teatro / Teatro

Alessia Berardi – teatro – Italia

Attrice, tecnico di laboratorio teatrale con bambini, adolescenti, adulti, e laboratori di teatro integrato. Dal 2003 è impegnata in un attento lavoro nel sociale, nelle scuole di periferia, con bambini adolescenti e ragazzi disabili e come formatrice per insegnanti e operatori.

Fra i lavori più importanti dell’artista ci sono esperienze fra cinema, documentari, tv e teatro; ha collaborato tra gli altri con Marco Bellocchio, Ascanio Celestini, e ha recitato ne Un medico in famiglia 7.

a seguire ore 21:30

20Chiavi Teatro, Alessia Berardi, Ferdinando Vaselli e Illusioni Ottime – Psychiatric Band

“Pinocchio”

Intervento degli utenti del Laboratorio di Teatro del Centro Diurno di Salute Mentale Pegaso a Ladispoli / Teatro Musicale

Pinocchio è una storia che conosciamo tutti, che è nel nostro immaginario ma che spesso è vista in forma superficiale e riduttiva. Il libro di Collodi ci dice tante cose, è una metafora della vita, della crescita, della trasformazione, della ricerca propria dell’essere umano che porta alla scoperta della propria singolare identità.

Pinocchio è un burattino che aspetta di diventare bambino, aspetta di liberarsi da una rigidità che non gli permette di sentirsi umano.

Pinocchio dice le bugie. E chi gli sta intorno è sempre sincero? Lui ed i suoi compagni del paese dei balocchi sono gli unici somari in un mondo perfetto?

Pinocchio racconta un viaggio, un percorso umano, una ricerca di qualcosa di più che non si ferma davanti alle paura dello sconosciuto e del diverso.

Pinocchio cerca, incontra, gioca, sfida, segue la sua curiosità che lo porta, attraverso l’allegoria di un viaggio fantastico ed avventuroso, a scoprirsi bambino, essere umano. Ognuno di noi, piccolo o grande, può ricercare il suo pinocchio, il suo essere bambino, può sciogliere la rigidità del legno per sentire di più la propria umanità. Le metafore di questa storia diventano stimolo alla propria fantasia e per iniziare un viaggio da fare insieme ricreando e raccontando un nuovo testo e nuove azioni.

Si cercherà insieme agli utenti di capire qual è il senso del racconto di Collodi e riportarlo al loro vissuto, alla loro storia. Quando ci siamo sentiti come Pinocchio? Quando abbiamo detto una cosa che non volevamo dire? Quando

ci siamo sentiti di legno ? Che cosa rappresenta per loro il paese dei balocchi?

Il racconto sarà usato come canovaccio per una riscrittura ad opera degli utenti che porteranno la loro storia all’interno di una drammaturgia originale.

L’aspetto musicale sarà anch’esso centrale nella scrittura, partendo il gruppo da una propria storia legata alla musica ed al laboratorio musicale già presente da anni

 

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