Un incontro emozionante, un convegno con interventi di alto livello, quello che si è tenuto sabato 25 novembre presso la Sala Consiliare del Comune di Tarquinia. Tutti riuniti contro il femminicidio, per riflettere, capire e prevenire la mattanza che in Italia registra numeri esorbitanti, 83 vittime solo nell’anno corrente.
Presente all’incontro tutta l’Amministrazione Comunale, “Non solo oggi ma ogni giorno abbiamo il dovere di ricordare le tante vittime del femminicidio, dobbiamo cambiare questo sistema, creare una rete istituzionale che si avvicini alle donne per renderle più sicure e più libere”- esordisce Marica Cerasa, consigliere incaricata alle Pari Opportunità ed ideatrice del progetto-“ dobbiamo lavorare sulla prevenzione con percorsi educativi e rieducativi in modo che dove non riescano le famiglie intervengano le istituzioni” .
A presenziare il dibattito nomi di donne illustri, impegnate nel sociale, che hanno messo a disposizione le proprie competenze per dire ‘STOP: questo non è amore. La violenza contro le donne una sconfitta per tutti’. “Una sconfitta per tutti’ è questa la frase chiave della riflessione” sottolinea l’on. Isabella Rauti, presidente dell’associazione onlus ‘Hands off Womans’-“E’ un problema strutturale ed emergenziale, una responsabilità sociale che riguarda ognuno di noi, non possiamo confondere la tirannia con l’amore, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte e nessuno è esente”.
Il punto focale è che il femminicidio ,come norma, non è presente in nessun ordinamento europeo e non trova riscontro in nessun ordinamento giuridico, da questo concetto l’avvocato Federica Mondani ha cercato di spiegare come l’Italia sia uno degli ultimi paesi nel riscontrare questo fenomeno “Solo nel 1981 è stato abolito il delitto d’Onore, solo nel 1996 è stata approvata la legge contro la violenza sulle donne contro la persona e non contro la morale, solo nel 2009 è stata approvata la legge sullo Stalking, solo nel 2013 in Italia si parla di femminicidio ma tutt’ora non esiste una norma contro questo”.
Prezioso il contributo della psicologa Sara Eba di Vaio, presidente del centro Indivenire che opera mettendo in campo le risorse umane, “ad oggi l’impegno di questa associazione è proprio sugli uomini per far maturare in loro un’assunzione di responsabilità e una presa di distanza dal concetto alterato di possesso della donna, l’altro è altro da me per definizione e non mi appartiene, far passare questo concetto è la vera rivoluzione culturale , è da qui che dobbiamo partire” ribadisce la dottoressa.
La giornalista Adriana Pannitteri ha poi presentato il suo ultimo libro ‘Cronaca di un delitto annunciato’ ispirandosi ad una storia vera, un lavoro pedagogico dedicato al rispetto delle persone e delle differenze. L’avvocato Rosa Valentino ha posto il problema dei minori “Questo crimine porta in se delle vittime innocenti, degli orfani speciali, privati della madre e di conseguenza del padre che dovrà scontare la sua pena”. Una breve digressione anche sui minori migranti non accompagnati che una volta sbarcati sulle coste italiane, svaniscono nel nulla, sono bambini senza genitori ne patria, è un fenomeno che porta la vergogna di tutta la comunità mondiale.
Fondamentale la presenza delle Forze dell’ordine, la dott.ssa Vita D’Angelo sostituto Commissario della Polizia di Stato di Tarquinia e il luogotenente Stefano Girelli, Comandante della Stazione dei Carabinieri che si sono cimentati nello spiegare come funziona una denuncia di violenza e come aiutare a denunciare le vittime di violenza domestica. Ad arricchire gli interventi l’interpretazione magistrale dell’attrice Fioretta Mari dei brani scritti dallo psicologo del centro Indivenire dottor Luca Notarianni ispirati al triste epilogo di storie realmente accadute anche a donne da lui seguite.
“Un bellissimo convegno dal punto di vista tecnico, con un approccio scientifico ma anche emozionale, organizzato e voluto da un ‘Amministrazione Comunale vivace ed appassionata” queste le parole di Isabella Rauti prima di lasciare spazio alla performance delle ragazze di balletto ‘Città di Tarquinia’. La manifestazione si è conclusa con un flash mob in piazza Duomo al quale ha simpaticamente partecipato anche l’attrice Fioretta Mari.U