L’Amministrazione Comunale, nelle figure del Sindaco Pietro Mencarini, l’Assessore ai Lavori Pubblici Laura Sposetti e l’Assessore alla Cultura Martina Tosoni, ha costituito un tavolo tecnico di professionisti per il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione della , sita in prossimità della strada provinciale denominata Acquetta, che versa in condizioni di semi-abbandono.
Lo scopo è recuperare il giardino storico, il casino di caccia e la piccola chiesa dove sono raccolte le spoglie mortali degli appartenenti alle famiglie Bruschi Falgari e Caprasecca.
La villa , ristrutturata dalla contessa Giustina Bruschi Falgari nel 1864, su progetto dell’architetto romano Virginio Vespignani, già famoso per alcuni edifici capitolini del XIX secolo, era famosa per il suo giardino all’inglese, un luogo ricco di piante rarissime e di magnifici agrumi che si dice, ai tempi del Papa Re, fornissero la flotta pontificia di stanza nel porto di Civitavecchia.
Era un piccolo paradiso terrestre in cui i conti Bruschi Falgari pare abbiano ospitato Giuseppe Garibaldi nel 1875, e nel 1905 accolsero persino Vittorio Emanuele ed Elena di Savoia.
La villa, dopo varie vicissitudini, passò dalla proprietà della contessa Matilde Bruschi Falgari alla Curia Vescovile di Civitavecchia e Tarquinia e fino agli anni ’80 godette di ottima salute.