“Le argomentazioni del giovane Manunta e con lui  ovviamente del Movimento 5 stelle sulla vicenda acqua non stanno in piedi.

Lo dimostrano gli atti e in primo luogo la Delibera che la Regione ha emanato per ridisegnare  gli ambiti territoriali ottimali.

Preliminarmente bisogna specificare che pur essendo in vigore la normativa comunitaria a seguito del referendum e le normative di settore, sulle quali i Governi nazionali sono più volte intervenuti tentando spesso di vanificare il risultato referendario, la Regione resta l’unico Ente deputato per legge a cui spetta la scelta degli Ambiti territoriali Ottimali nei quali organizzare il Servizio Idrico Integrato.

Quindi, è del tutto legittimo che la Regione Lazio abbia emanato una delibera di Giunta con lo scopo di dare seguito alla Legge regionale n. 5 del 2014  di ripubblicizzazione. E’ un atto di straordinaria importanza, che abbiamo fortemente voluto e ora, che lo abbiamo ottenuto in extremis, faremo del tutto per renderlo esigibile. Se è vero che le sentenze vanno rispettate, vanno rispettate anche le leggi regionali, quando sono legittime, come in questo caso.

Spieghiamo  dunque al  Manunta, il quale fa finta di non saperlo (o addirittura non lo sa), che attualmente Civitavecchia ricade nell’ATO 2, ossia nell’area metropolitana con Roma, il cui gestore è ACEA ATO 2. Con la delibera approvata dalla Giunta Regionale,  Civitavecchia viene spostata nell’ATO 1, con i comuni del viterbese. Pur considerando quindi la sua sensibilità agli “ordini” che gli provengono da Roma, si può discutere quanto si vuole sulla decisione e anche tentare di cambiarla se non gli piace, ma questo è.

Pertanto, l’obbligo di consegnare le reti ad un gestore diverso dall’ambito attuale di appartenenza decade di fatto: la sentenza obbliga il Comune a cedere le reti ad ACEA ATO 2 in quanto gestore dell’ATO 2, ma ora Civitavecchia è stata spostata in un altro Ambito, questo rende inefficace la sentenza. Lo capirebbe anche un bambino. Quando uno scolaro viene spostato di classe, è la nuova maestra che lo interroga, non la vecchia che a quanto emerge dalle affermazioni di Manunta, sembrerebbe che allo stesso sia “morta” quando il Consigliere era ancora piccolo.

La Magistratura sentenzia in riferimento alle leggi che la politica emana, se cambia il quadro normativo essa ne prende doverosamente atto.

Il secondo atto è la delibera di Consiglio che ha approvato all’unanimità un fondamentale Ordine del Giorno,  che con ogni probabilità lascia dubbi solo a lui e alla sua scuderia.

La proposta del Nostro Consigliere e Capogruppo Patrizio Scilipoti, oltre a  ribadire che l’acqua è un bene pubblico non soggetto a speculazioni, puntava appunto a quanto detto sopra, ossia a rendere inefficace la sentenza, sospendere le trattative con il gestore dell’ATO 2 che si trova, per quel poco che in uno slancio di “trasparenza” il Cozzolino ha fatto sapere,  allo stato preliminare e di pianificazione di ogni azione. Come serve a prendere del  tempo, intanto per  aprire un  sacro santo  dibattito in città per studiare gli effetti della nuova delibera regionale e come essa impatterà sulle dicisioni da prendere.

Parlando al Manunta qualora comprenda, di politica, quella un  po  piu’ seria e non contaminata,  che non risponde ad ordini di scuderia o alle esigenze di poteri troppo forti, è del tutto evidente la contraddizione sua e del  Movimento cinque Stelle che,  anche in questa circostanza,  ha mostrato il suo  vero volto: dice di essere per l’acqua pubblica ma non vede l’ora di consegnare le reti ad una Società per Azioni dove comanda il capitale privato, trincerandosi dietro una sentenza di dubbia esigibilità , mentre allo stesso tempo tenta di salvare la faccia in maniera maldestra,  votando una Delibera di Consiglio comunale che dice tutt’altro. Tutto tra l’altro, passando anche sopra i diritti dei lavoratori che, da dipendenti sia del Comune che della società pubblica che gestisce il servizio, si vedrebbero svenduti ad una Società privata.

La verità vera caro Manunta e C.,  è che anche su questo principio, Vi siete contraddetti e state ancora perseverando nel passare sopra alle indicazioni della Città e del suo Consiglio comunale e, cosa ancor piu’ grave, del Popolo Italiano con i referendum”.

Comunicato da

Art.1 MDP – Circolo di Civitavecchia

Associazione ONDA  POPOLARE

 

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