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Sorprese dalla lista degli ammessi alle “parlamentarie”.
Palmieri, fedelissimo del sindaco, messo alla porta dai grillini.
La spaccatura non c’è, il malessere sì. E se questo è valido a livello nazionale per il Movimento 5 stelle, lo è ancora di più a livello locale, dove allo spaesamento per la gestione privatistica del soggetto politico si aggiunge la delusione per i risultati scadenti di quasi quattro anni di amministrazione. Dai meandri del M5s, in  genere assai avari di posizioni ufficiali e impermeabili a sollecitazioni esterne, attraverso un comunicato di Civitavecchia in Movimento (una delle due anime civitavecchiesi dei grillini) si è reso noto che c’è stato un incontro “per discutere e confrontarsi sulle improvvise nuove regole politiche del Movimento 5 Stelle valenti a livello Nazionale e pubblicate sulla piattaforma On Line Rousseau”. Per loro stessa ammissione, a Civitavecchia c’è chi vuole continuare e chi “non è riuscito proprio a metabolizzare un cambiamento così radicale, non partecipato, volto a rinnegare i principi fondanti del movimento”.
Intanto però la cordata del sindaco Cozzolino non supera il primo sbarramento, la bocciatura del suo fido delegato Andrea Palmieri è una bocciatura molto forte, mentre Marta Grande, che gli scherani del sindaco volevano all’angolo, resta in lizza.
Tutto lascia pensare che eventuali redde rationem saranno rinviati al 5 marzo… Ma questo sarebbe il nuovo che avanza? Non abbastanza buono, neanche per… metterlo in frigo. Almeno i partiti avevano regole chiare.

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