Massimiliano Astarita (Codici) e Sabrina de Paolis (CODACONS), dopo un incontro con De Leva dichiarano: “Disponibili a collaborare con De Leva, ma il Comune deve fare un passo indietro e dialogare”.

In maniera totalmente illegittima, ed in totale spregio della legge che impone la consultazione preventiva delle Associazioni di Consumatori, il Comune ha approvato nell’Agosto del 2017 la delibera di affidamento dei servizi a CSP.

Abbiamo fin da subito stigmatizzato la natura da “libro dei sogni” dei contratti di servizio con i quali il Comune ha affidato a CSP compiti insostenibili date le quasi nulle risorse affidate, e la cosa non ci ha stupito, d’altro canto parliamo della Giunta che sogna un albergo faraonico ma non riesce ad asfaltare nemmeno una strada.

Solo ieri però, grazie ad un incontro con De Leva, siamo riusciti finalmente e comprendere come mai una montagna, come la nuova CSP, partorisse solo topolino, arrivando a dover considerare un evento anche l’essere riusciti a comprare una semplice idropulitrice.

I 5 stelle, nella loro smania di potere e non riuscendo a capire cosa significhi il termine “affidare la gestione” hanno definito ogni minimo dettaglio sul funzionamento del servizio, lasciando allo sconcertato De Leva il mero compito di esecutore materiale, senza praticamente alcun potere decisionale.

Ci siamo trovati quindi dinnanzi ad un De Leva disponibile al confronto e a ricostruire assieme ai rappresentanti Istituzionali dei Cittadini (Noi Associazioni) un dialogo con la Cittadinanza, ma costretto sempre a rammentarci che ogni decisione deve passare per il Sindaco o per il Consiglio Comunale.

Abbiamo dovuto segnalare molte inadempienze, prima fra tutte la mancanza di trasparenza, in quanto, a quasi un anno dal primo incontro, la CSP non è riuscita a fare il sito istituzionale completo per permetterci di verificare ogni particolare della struttura.

Abbiamo ricordato a De Leva la promessa fatta, e disattesa, di dare ai cittadini la possibilità di segnalare i disservizi sul sito. Abbiamo, ora, ottenuto l’impegno di avere tutto on-line tra una settimana.

Il Codacons ha preteso l’accesso ai verbali fatti dagli ispettori ambientali fino ad oggi: “Vogliamo capire come mai non si vedono i risultati, anche perché leggiamo, preoccupati, dalla stampa che queste figure aumenteranno. E quindi aumenteranno anche i costi per i cittadini. Questo per noi è inaccettabile”. “Abbiamo, inoltre, denunciato all’Amministratore la mancata raccolta delle pile esauste, oltre a molti contenitori in stato di abbandono. Addirittura in alcuni casi da tre anni.

Da una prima spiegazione fornitaci, sembra che sia stato revocato una settimana fa alla Econet l’appalto in questione, e affidato alla Saneco. Sarà importante ora vedere se, fino ad una settimana fa sono state pagate alla Econet le fatture, anche se non veniva effettuato il servizio. E perché i preposti al controllo non hanno mai segnalato, almeno da tre anni. Magari gli stessi che sono ora stati elevati ad ispettori”.

Siamo certi che ci siano molti settori nella variegata galassia di CSP in cui non sono stati razionalizzati uffici e competenze. E il risultato è sotto gli occhi di tutti i cittadini.

Pretendere di far amministrare una struttura complessa come CSP ad una persona a cui si sono legate braccia e gambe, a cui si è imposto un costo del lavoro praticamente identico a quello di HCS, affidandogli compiti più gravosi di quelli di HCS ma riducendo, rispetto ad prima, i fondi è pura follia amministrativa.

Vietare, come è successo, a CSP di affittare dei compattatori per migliorare l’attuale raccolta dei rifiuti perché nel libro dei sogni dei 5 Stelle i fondi servono per avviare una, al momento, insostenibile raccolta differenziata, è come dire ad una famiglia: questo mese non mangia nessuno perché a fine mese dobbiamo andare al ristorante.

Apprezziamo quindi la disponibilità del Dottor De Leva e confermiamo la volontà di esaminare con lui le possibili “pezze” da mettere alle ridicole carte degli utenti emesse dal Comune, ma bisogna prima di tutto partire dal rifare i regolamenti e da adeguate coperture economiche (siamo fermi ai diecimila euro di capitale iniziale), e questo non si ottiene con l’arroganza e con i sogni.

Non servono nuovi Amministratori e nuovi controllori del personale: basta sciogliere le mani a quelli che ci sono ed aprire un dialogo non solo con i Lavoratori, attraverso i Sindacati, ma anche con i Consumatori, attraverso le Associazioni, rendendo finalmente operativa la Delibera che istituisce la Consulta Comunale dei Consumatori, voluta da questa Giunta ma mai convocata.

Poiché questi discorsi potrebbero sembrare, ai non addetti ai lavori, dei falsi problemi, facciamo un esempio pratico: In quasi tutte le Città italiane, se una Partecipata come CSP non risponde ad un reclamo del Cittadino, questi può farsi assistere da un’Associazione di Consumatori la quale (esattamente come farebbe un Sindacato per un lavoratore), avvia un dialogo ISTITUZIONALE con apposite strutture dell’Azienda per giungere in tempi brevi ad una soluzione soddisfacente sia per l’Azienda che per il Consumatore.

Spesso poi, udite udite, il Cittadino addirittura ottiene una piccola somma a ristoro del disagio subito.

A Civitavecchia, invece, secondo le attuali carte dei servizi, se CSP non risponde ad un reclamo il Cittadino può solo segnalarlo al Comune il quale potrà applicare a CSP una multa, che finisce nelle casse del Comune, senza che però CSP sia obbligata a rispondere al Cittadino o, tanto meno, a risarcirlo.

Il Cittadino quindi si trova a svolgere GRATIS il compito di ispettore dell’Ufficio Controllo Analogo e non ha alcun diritto alla tutela PERSONALE di fronte ad un disservizio.

Questo sarebbe vergognoso per qualsiasi Giunta lo mettesse in atto, e lo è a maggior ragione per una Giunta che, da un lato, si professa a 5 Stelle mentre dall’altro calpesta le leggi che tutelano i Cittadini ed ignora le Associazioni che li rappresentano.

Ci attendiamo quindi che il Sindaco affidi quanto prima il TOTALE controllo operativo della CSP all’Amministratore da loro scelto, lasciandolo libero di gestire come meglio crede i servizi affidati, e che avvii il dovuto dialogo con le Associazioni.

Se il Sindaco e la Giunta vorranno riscrivere insieme a noi Associazioni i regolamenti, le carte dei servizi e quelle degli Utenti siamo fin d’ora disponibili a fare la nostra parte.

Se non lo faranno sarà chiaro a tutti che l’unico interesse dei 5 Stelle di Civitavecchia è quello di chiudere il bilancio in pareggio, e se per farlo si devono calpestare i Diritti di Cittadini e Lavoratori, ai 5 Stelle, poco importa.

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