Mauro Mazzola, Lista civica Zingaretti risponde a Palmini che lo aveva dichiarato fuori dal PD per due motivazioni: il non rinnovo della tessera del 2017 e il fatto che Mazzola si sia candidato in una Lista Civica, seppure sempre a sostegno del PD.

“Leggo cose assurde e non vere dichiarate da Palmini, al quale è doveroso rispondere: nel 2017 ho avuto la tessera, anche perché ho votato alle primarie. Secondo, ho accettato di candidarmi nella Lista Civica a sostegno di Zingaretti , chiamato dallo stesso e dal vicepresidente Smeriglio, come da loro stessi dichiarato pubblicamente. Per vincere caro Palmini serve il sostegno di tutti, solo voi sembrate non volerlo capire. – dichiara Mauro Mazzola – Ma anche questo Palmini lo ignora o finge di ignorarlo, addirittura asserendo che sono fuori dal PD anche e proprio a causa di questa candidatura. Ma scherziamo? Quindi, secondo Palmini chi si candida in una lista civica è fuori dal PD e deve essere sospeso?”.

“E allora che dire di tutti quelli che si sono candidati alle elezioni comunali in una lista civica a sostegno del candidato a sindaco (ed erano iscritti) e alcuni scelti fanno parte del direttivo. E’ veramente una barzelletta! – continua Mazzola – Caro Palmini le liste civiche alle elezioni sono state sempre create a supporto, se questa è un’onta per te dovresti mostrare coerenza e non usare due pesi e due misure. Prendo atto dell’ostilità di Palmini, anche se mi piacerebbe un confronto aperto con lui, dato che non mi ha voluto nel Direttivo , nonostante la richiesta gli sia arrivata sia da uomini di partito locali sia provinciali. Perché non ha mai alzato il telefono, per parlare o anche per farmi rinnovare la tessera nel 2018?”.

“Molto bravo poi Palmini a “sospendere”, ma cosa dire dello scandalo sotto la sua segreteria, della mancata presentazione della lista PD alle ultime elezioni dell’Università Agraria? Mai accaduta una cosa del genere! Alla gente del PD è stata negata la possibilità di eleggere i suoi rappresentanti! – continua – E Palmini sa bene che io, al contrario, l’ho chiamato, rendendomi disponibile a lavorare per presentarla. Ma è tutto chiaro: quando si vince ci sono tutti, quando si perde ci si dà alla fuga. Però, questo atteggiamento è antitetico al fare della politica. Si deve sapere fare anche opposizione quando serve”.

“Ricordo infine a Palmini come quando ho vinto, per ben due mandati, alle elezioni comunali, mi si diceva che la vittoria era di tutti, giusto, ben detto, adesso però Palmini mi spieghi perché quando si perde la colpa sarebbe solo mia. – continua – Ritengo però che quando ci si candidi a sindaco, sia il segretario sia chi era candidato si devono prendere le loro responsabilità. Responsabilità che sono casomai di tutti. Io ho la coscienza a posto. Chi mi conosce sa che discuto prima, ma poi mi allineo e sapete benissimo come vi siete comportati in campagna elettorale con me. Se non mi ci volevate avreste dovuto dirlo subito. Poi io ho la mia tesi perché non si è fatta campagna elettorale, se vuoi te la dico pubblicamente, basta che tu lo voglia”.

“Il mio unico scopo oggi è quello di far vincere Nicola Zingaretti , quindi pensiamo tutti insieme a far vincere Zingaretti invece di cadere in discorsi da lavandaia . Se tu Palmini leggi i sondaggi la lista civica è quella che più sta sostenendo Zingarett, informati. Comunque sostenere un uomo della propria città, che è sempre della stessa parte, è una cosa nobile, tanto più se ci si è lavorato insieme per 10 lunghi anni”.

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