Panunzi

Il candidato del Partito Democratico Panunzi nell’incontro di Vasanello: «Nelle iniziative a difesa della Tuscia ho cercato sempre di coinvolgere tutti i miei colleghi».

«Come consigliere regionale ho sempre voluto rappresentare la Tuscia». Lo ha detto il candidato del Partito Democratico Enrico Panunzi a Vasanello, nell’incontro organizzato, il 20 febbraio, dal circolo PD locale.
«La provincia di Viterbo ha necessità di essere rappresentata. – ha aggiunto Panunzi – Il Lazio ha Roma al centro. Il solo quartiere della Magliana ha più abitanti della Tuscia. Per questo motivo nelle iniziative a difesa del Viterbese ho cercato sempre di coinvolgere tutti i consiglieri regionali. I cittadini vanno a votare perché le cose siano fatte in modo trasparente, corretto e giusto. Non è successo nel 2011 quando, per il piano di rientro della sanità, era necessario abbassare il numero dei posti letto per 1000 abitanti. L’area a nord di Roma aveva una media nettamente superiore e fu unita a Viterbo e Rieti, con medie molto al disotto del limite di legge previsto, per rientrare nei parametri. Con conseguente disparità di trattamento. Questo non era difendere la Tuscia».
Il consigliere regionale Panunzi ha poi sottolineato i risultati ottenuti dall’Amministrazione Zingaretti: dalla riduzione drastica del debito alla notevole diminuzione dei tempi di pagamento alle imprese; dall’uscita del commissariamento della sanità entro la fine del 2018 al trasporto pubblico e alle infrastrutture. Infrastrutture che nella Tuscia vogliono dire il potenziamento della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, i lavori della trasversale Orte-Civitavecchia, tra Cinelli e Monte Romano est, e lo sblocco dei finanziamenti per completare l’opera fino a Tarquinia.
«Senza dimenticare i fondi stanziati per finire Belcolle, la cui costruzione è iniziata oltre 40 anni fa, e il piano regolatore per le terme di Viterbo. – ha concluso il candidato del Partito Democratico  – Ci sono ancora grandi problemi da risolvere. Siamo usciti dalla fase emergenziale tra mille difficoltà. Dobbiamo ora programmare per garantire sviluppo e crescita. Per farlo è indispensabile dare continuità al lavoro svolto».

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