“La richiesta di storno delle prossime bollette non può essere accolta perché il regolamento per la somministrazione dell’acqua potabile del Comune di Civitavecchia prevede all’art. 19 ‘perdurando la sospensione dell’acqua a 15 giorni consecutivi l’utente avrà diritto dietro richiesta ad un abbuono proporzionale sui corrispettivi fissi’ . Tuttavia, avendo riscontrato con i colleghi del servizio LL. PP. che la sospensione dell’acqua non è avvenuta per 15 giorni consecutivi, la riduzione non potrà essere applicata”. Alle oltre cinquanta famiglie di piazzale Torraca, che nel 2017 sono state per circa otto mesi a combattere contro l’inesistente erogazione idrica, il Sindaco Cozzolino ha risposto così (come si evince dalla nota del Comune di Civitavecchia con prot. N. 25712 del 21/03/2018). Verrebbe da ridere se la situazione non fosse stata drammatica per chi, anziani e genitori di ragazzi disabili compresi, per mesi ha dovuto arrabbattarsi in ogni modo, anche anacronistico (ricordiamo le immagini delle tante madri costrette a lavare pentole e vestiti nelle fontane pubbliche), pur di portare qualche litro d’acqua nelle proprie case. Perché dal Comune non solo non si ottenevano risposte ma addirittura si faceva grande fatica a reperire il servizio autobotte, finché non si è arrivati allo scontro verbale tra cittadini ed amministrazione causato dalla tensione, dallo stress assurdo che i residenti hanno dovuto subire. Una risposta in pieno stile grillino: il burocratese acceso, quello che rende il primo cittadino di una città ormai sconfortata alla stregua di un signorotto distaccato dal popolo che risponde attraverso una burocrazia incancrenita e non più sostenibile. Quando invece dovrebbe essere garante e protettore, rispettoso e soprattutto memore delle vicissitudini affrontate da queste famiglie. Le quali hanno affidato al sottoscritto, delegandolo, la presentazione di una denuncia alla Polizia di Stato (esposto del 13/12/2017) per ottenere un sacrosanto storno della fatturazione. Che non arriverà, stante la nota del Comune, e che invece noi continueremo a pretendere in ogni sede per il rispetto che merita questa gente. Così come non è mai arrivato Cozzolino a piazzale Torraca mentre i suoi concittadini si disperavano. Così come il capo dei pentastellati non arriverà mai a capire che non è questo il modo di amministrare una città, non è questo il modo di rispondere a chi per mesi si è recato a casa di familiari per farsi una doccia o poter lavare i bambini. Va detto, per onor del vero, che in calce alla risposta del Sindaco si legge anche: “Si consiglia a tutti i firmatari dell’esposto di comunicare la lettura effettiva del contatore, in modo che si possa procedere alla fatturazione dei consumi effettivi in luogo di quelli stimati”. Quello che sembra essere uno spiraglio di apertura è, in realtà, il terrore palese di un’Amministrazione che teme di trovarsi di fronte, nelle dovute sedi, alle prove concrete che hanno i cittadini circa i disagi subiti a causa dell’interminabile periodo di mancata erogazione. Tra le prove tangibili, il lavoro proseguito per settimane sulla strada Mediana per la sistemazione della condotta idrica, fatto questo di cui non sono certo responsabili i cittadini. Allora va tutto bene? No, sembra proprio di no. In effetti lo andiamo ripetendo da quasi quattro anni ma oggi, a fronte di tale risposta, ne siamo ancora più convinti: questo non è il Sindaco dei civitavecchiesi ma l’uomo di legge, solo con i più deboli, a quanto pare, che brandisce un codice come mannaia. Però manca poco: poi saremo di nuovo al governo di questa maltrattata città e torneremo ad ascoltare i cittadini, a verificare di persona i loro disagi, a farci carico, anche umanamente, dei loro problemi”.
Lo ha comunicato Giancarlo Frascarelli, vice coordinatore FI.