L’associazione ambientalista Fare Verde esprime apprezzamento per l’inchiesta della magistratura sullo stato del lago di Bolsena, che versa in pessime condizioni di salute, ma punta l’indice anche su altre criticità ambientali e chiede di ampliare gli accertamenti a fossi e torrenti, alle abitazioni non allacciate alla fognatura e ai depuratori per accertare se questi ultimi non siano sottodimensionati.
“L’inquinamento presente nelle acque del lago si riversa nel fiume Marta – nota Fare Verde – e quindi nel mare. Vanno benissimo le indagini sui depuratori e sulla loro funzionalità, ma allo stesso tempo va accertato se gli impianti esistenti sono in grado di depurare tutte le acque degli scarichi fognari delle città che servono. Non vorremmo che alcuni fossero sottodimensionati rispetto al numero di abitanti serviti.
Inoltre – prosegue Fare Verde – vanno controllate le abitazioni di campagna che non sono allacciate alla rete fognaria cittadina e accertare se sono tutte dotate di fosse Himhoff funzionanti. Infine, devono essere ispezionati i fossi e i torrenti che si immettono nel Marta o nei suoi affluenti, come il Catenaccio, il Biedano e il Traponzo. Occorre individuare piccoli sversamenti che, uniti ad altre fonti inquinanti, possono creare gravi problemi al fiume Marta.
La Provincia di Viterbo e la Regione Lazio devono fare la loro parte.
Siamo fiduciosi – conclude Fare Verde – che termineranno nei tempi previsti i lavori in corso agli impianti di sollevamento e al depuratore del Cobalb che raccoglie i liquami dei comuni che si affacciano sul lago. Il fiume Marta e il mare ne avrebbero un grande e giovamento.”