CIVITAVECCHIA, 11 giugno – Credo che il Sindaco e soprattutto l’assessore D’Antò, anziché lasciarsi andare a battutine che fanno ridere solo lui e qualche ultras M5S, a fronte dei problemi che si sono verificati con l’acquisto degli autobus a metano, inutilizzabili su almeno 2-3 linee tra le più utilizzate, come ad esempio la B di San Liborio o la D di Campo dell’Oro/Casaletto Rosso, dovrebbero chiedersi come sia stato gestito nel complesso un procedimento da quasi 3 milioni di euro, soprattutto da parte di Enel, verso la quale l’amministrazione M5S, che doveva essere uno spauracchio per “il potere forte”, si dimostra sempre più subalterna. Anzi mi chiedo perché Cozzolino resti in silenzio di fronte all’Enel che decide per conto del Comune, recando danni di immagine anche a lui stesso.

Oggi, infatti, emergono due particolari di non poco conto: Enel, eseguendo quanto previsto nella delibera di giunta 36 del 21 marzo 2017, che approvava il capitolato tecnico a firma dell’ingegner Pepe, ha messo in gara la fornitura di 10 bus a metano da 8 metri di lunghezza oltre a un secondo lotto da 2 mezzi da 12 metri (come si evince dalla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo 2017.

Non è vero che non esistano autobus a metano da 8 metri: tant’è che una nota azienda come la BredaMenarini (oggi Industria Italiana Autobus) che li fornisce in tutta Italia, ha partecipato alla gara di Enel, presentando l’unica offerta per il lotto dei mezzi da 8 metri.

Inspiegabilmente, dopo qualche settimana, Enel ha però annullato la gara, facendone un’altra per la fornitura di 10 mezzi da 10 metri e 2 da 12. La stessa Industria Italiana Autobus si è aggiudicata stavolta il lotto più piccolo per i 2 mezzi da 12 metri, mentre la Iveco ha fornito le vetture da 10,40 metri, prodotte in Francia e all’esordio sul mercato italiano. Un esordio peraltro pieno di problemi, visto che anche oggi si sono fermati altri 2 bus, sempre per problemi alla climatizzazione, e che nemmeno dopo una settimana dalla consegna dalla fabbrica ancora si hanno in esercizio solo 6 mezzi su 10 consegnati.

A questo punto, visto che non lo ha fatto il Sindaco, chiediamo noi ad Enel chi e per quale motivo abbia deciso di modificare il bando di gara, acquistando mezzi per 2,7 milioni che non corrispondono a quanto richiesto dal Comune di Civitavecchia, né a quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e messo in gara la prima volta, con il risultato di avere una flotta alla quale si devono adattare i percorsi cittadini e che oggi divide l’utenza in cittadini di serie A, sulle linee con i mezzi nuovi, e di serie B, in quartieri come San Liborio, dove dovranno arrivare ancora le vecchie carrette inquinanti, senza pedana per i disabili”.

Massimiliano Grasso, Capogruppo La Svolta

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