La lista civica “il paese che vorrei” si è stancata di suggerire a chi non vuol sentire le azioni da intraprendere per porre rimedio al problema del trasporto scolastico ed ha deciso di agire in prima persona per trovare una soluzione.

Il consigliere comunale Lorenzo Casella ha preso contatto con la dottoressa Elisabetta Longo, Direttrice Regionale per Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università, Diritto allo Studio, al fine di avviare un confronto sul problema legato all’esponenziale aumento delle tariffe del trasporto scolastico deliberate pochi giorni fa dalla Giunta Tidei e di verificare eventuali e possibili sostegni da parte dell’Ente Regionale.

Nell’ambito dell’incontro è emerso non solo che il Comune di Santa Marinella non aveva neanche mai tentato di percorrere la strada di un confronto con gli uffici regionali preposti, ma si è soprattutto convenuto che il servizio di scuolabus non deve essere considerato come un servizio a domanda individuale e che quindi non rientra obbligatoriamente nella disciplina dei servizi vincolati dalla normativa sul dissesto finanziario.

Non solo: la Regione Lazio, ed in particolare la direzione della dott.ssa Longo – che ha le competenze sul Diritto allo Studio – si è resa disponibile – come già avvenuto in passato con altri Comuni in situazioni analoghe – ad attivare da subito un incontro per individuare modalità di collaborazione che possano alleviare gli oneri oggi imposti alle famiglie degli studenti. Questa è la risposta ottenuta per e-mail dalla Direzione Regionale a seguito dell’incontro e dell’e-mail con cui abbiamo ufficialmente inoltrato la richiesta:

“Egregio Lorenzo Casella, prendendo atto delle criticità da lei esposte, le comunico che l’Amministrazione si rende disponibile ad istituire un tavolo tecnico di confronto, al fine di individuare un percorso amministrativo che possa garantire, alle famiglie coinvolte in questo processo, la fruizione del servizio di trasporto scolastico”.

Come ci è stato spiegato, la Regione per procedere ha la necessità di stabilire con il Governo della città le modalità con cui intervenire a sostegno dei nostri studenti e delle loro famiglie. La procedura quindi deve coinvolgere non solo il nostro consigliere comunale, peraltro di opposizione, ma direttamente il Sindaco o un suo delegato, che devono formalizzare e concordare la richiesta di un tavolo.

Abbiamo costruito il ponte, adesso per portare a casa il risultato, è necessario che ci sia un Sindaco intenzionato ad attraversarlo. Per far questo ovviamente si dovrà annullare la delibera di Giunta con cui si definiscono le tariffe per il servizio; considerare il servizio per quello che è e cioè un servizio alla collettività; rendersi disponibile a concordare con la Regione Lazio i termini del contributo economico.

Ora le chiacchere stanno a zero. La Regione Lazio ha garantito la volontà di venire in aiuto al nostro Comune, i fondi ci sono, la legge lo permette e, grazie all’operato del nostro consigliere, è stato aperto il percorso per risolvere il problema.

Adesso tocca al Sindaco e alla Giunta tornare sui propri passi e agire nell’interesse della collettività. Coraggio, ce la potete fare!

Il Paese che vorrei

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