La Rosa si dovrebbe vergognare” (De Paolis);
“La Rosa ha fatto l’ennesima figuraccia” (M. Tidei);

E’ impressionante questo andare all’unisono da parte dell’Università Agraria con il Partito Democratico, dimostrazione che la questione degli Usi Civici non è solo amministrativa o giudiziale, ma anche una grande questione politica che andrebbe affrontata seriamente e con rispetto dei cittadini coinvolti, cosa che Regione e Università Agraria non stanno facendo. Non lo ha fatto l’Università Agraria quando ha fatto firmare la clausola del nulla a che pretendere per l’affrancazione di terreni vincolati che oggi si scoprono essere liberi. Spero che l’Agraria si sbrighi a restituire i soldi ai cittadini che ne hanno diritto nonostante la firma di questa clausola. A mio giudizio neanche la Regione sta affrontando seriamente la questione. Infatti, Questa si è rifiutata di annullare la determinazione dirigenziale del 2013 lasciando in una situazione difficilissima l’Università Agraria. L’Università Agraria effettua gli accertamenti per i cittadini ma si sta basando sulla perizia del approvata dalla determinazione del 2013 che però sappiamo essere errata, oppure si sta basando su quella nuova ancora da approvare in Regione e quindi ancora non ufficiale? A mio giudizio l’Università Agraria come fa sbaglia, ed è per questa ragione che è necessario che la Regione annulli (o perlomeno sospendi) la determinazione del 2013. Il primo ente ad essere tutelato da questo annullamento è proprio l’Università Agraria. D’altronde di cosa si ha paura? Le zone oggetto della determinazione sono già urbanizzate da cinquant’anni e hanno perso qualunque valore paesaggistico e agricolo, quindi una pausa di qualche mese non avrebbe effetti rilevanti se non per chi in questo momento sta riscuotendo le conciliazioni. Ricordo che la Sentenza del ’90 oltre a non essere stata eseguita completamente, non individua le aree soggette ad uso civico e quindi non rappresenta un problema almeno per la sospensione della determina. Approfitto anche per rispondere alla Consigliera Tidei riguardo l’emendamento respinto alla legge di bilancio. Fu proprio suo padre nell’incontro di via Buonarroti lo scorso settembre a fornire le argomentazioni per criticare questo emendamento. Le condivisibili argomentazioni che diede Pietro Tidei riguardavano l’inusucapibilità e l’imprescrittibilità degli Usi Civici e queste valgono anche per l’emendamento del Partito Democratico. Pensare di affrontare la materia in parlamento con un emendamento di questo tipo presuppone una discutibile “astuzia” politica, oppure una completa ignoranza sulla materia che però non vi appartiene. Nella speranza che si possa finirla con queste schermaglie e si torni al lavoro senza sgambetti, ricordo che l’Amministrazione Comunale è seriamente impegnata alla risoluzione del problema ed è disponibile ad ulteriori incontri. Voglio inoltre ricordare al Presidente De Paolis e alla Consigliera Tidei che non ho bisogno di questa problematica per aumentare il mio consenso elettorale per le prossime elezioni perché non mi ricandiderò, spero inoltre che entrambi apprezzino che nei miei comunicati mi sforzo sempre di argomentare le mie critiche piuttosto che deridere gli avversari politici.

Approfitto dell’occasione di questa risposta per ricordare al Presidente dell’Università Agraria di ottemperare alla sentenza del TAR visto che ancora stiamo aspettando i bilanci dell’Università Agraria dal 2015 ad oggi.

Emanuele La Rosa
Consigliere Comunale M5S

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