CIVITAVECCHIA – Il 19 gennaio 2024, l’A.DI.CIV., oltre a patrocinare il Congresso Scientifico “Occhio e Diabete – dallo screening alle innovazioni diagnostico-terapeutiche”, presieduto dal prof. Mario Stirpe e con responsabili scientifici dr.ssa Antonella Mollicone e dr. Graziano Santantonio, ha partecipato con una folta rappresentanza di volontari all’intera giornata dei lavori.
In un tempo in cui, in particolare sul mondo del Terzo Settore e del Volontariato, non è più possibile “improvvisare”,la partecipazione dei nostri Volontari a tali eventi è fondamentale ai fini formativi e conoscitivi per poter meglio interagire con le persone con diabete che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare al meglio.
In tutte e 4 Sessioni in cui si è articolato il Congresso, è stato messo in evidenza, insieme alla importante evoluzione farmacologica e tecnologica, la necessità di sviluppare tutte le iniziative rivolte alla prevenzione e al rispetto delle cure.
Prevenzione e rispetto delle cure, diventano “strategiche” in una prospettiva di medio termine, atteso che il diabete, per il modo esponenziale in cui cresce nel mondo, è diventata una vera e propria pandemia; erano 382 milioninel 2013, sono 582 milioninel 2023 e sono stimati in 1 miliardo nel 2050! In prospettiva il diabete rappresenterà la principale causa di cecità nel mondo!
Il Congresso è stato aperto dall’intervento della Direttrice Generale della ASL Roma 4, dott.ssa Cristina Matranga che, tra l’altro, ha messo in evidenza la necessità di rafforzare sempre più la modalità operativa che prevede la massima capacità di lavorare, in tutti gli ambiti sanitari, in modo integrato; tra le patologie, ospedale e territorio, medici e infermieri, medici dipendenti, specialisti e di base.
Durante il congresso sono stati snocciolati anche i problemi attuali edel prossimo futuro del nostro Servizio Sanitario Nazionale:
– Scarse risorse rispetto ai crescenti costi di gestione dovuti all’aumento delle materie prime e dell’inflazione;
– Carenza di medici ospedalieri e dei pronto soccorso, stimati intorno alle 20.000 unità;
– Carenza attuale di circa 65. 000 infermieri (figura fondamentale nella cura dei pazienti);
– Per quanto riguarda gli infermieri, nei prossimi 10 anni è stimata, per pensionamenti ed altre cause, una uscita dal lavoro di circa 100.000 infermieri;
– Anche per i medici la situazione, nel prossimo futuro, diventerà difficilissima nonostante l’aiuto che potrà derivarci dalla telemedicina e dall’Intelligenza Artificiale.
Di fronte al rischio di veder ridurre progressivamente il livello delle prestazioni per le persone con diabete, come Associazione esprimiamo l’auspicio che il Governo riesca a trovare le risorse necessarie per sostenere adeguatamente il SSN e che sia ripensato l’assioma: “sanità convenzionata privata = sanità pubblica”.