A Santa Marinella torna “Castrum Novum Revivit”
SANTA MARINELLA – Nel comune di Santa Marinella (Roma), sabato 22 e domenica 23 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, l’antica colonia romana di Castrum Novum rivivrà grazie all’evento scientifico-divulgativo “Castrum Novum Revivit”, giunto con successo alla quarta edizione. L’accesso a tale località dovrà avvenire da via Aurelia n. 613 (km 64.300, località Torre Chiaruccia- Capo Linaro), dove verranno formati i vari gruppi (senza prenotazione e massimo 15 persone) per iniziare il “viaggio nella storia” che avrà una durata di circa un’ora. L’ingresso è gratuito e comunque si potrà procedere anche a donazioni libere per sostenere le associazioni di volontariato intervenute.
Tale attività, organizzata dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite (GATC), farà conoscere ai visitatori la storia del sito, ma anche le ultimissime scoperte che son emerse dalla campagna di scavi 2022: le grandi mura perimetrali con una porta e la caserma del castrum del III secolo a.C. (struttura rara se non unica nel Mediterraneo), i resti di un teatro con probabile capienza di circa 1000/1500 persone, la piazza del foro con i resti di un edificio templare, ambienti termali, domus residenziali. In tale contesto, si potrà anche sperimentare la vita quotidiana degli antichi romani grazie agli stand organizzati dall’associazione S.P.Q.R. che faranno rivivere il sito archeologico in maniera didattica e filologicamente corretta.
Gastronomia, aspetti militari ma anche cosmesi e medicina allieteranno e sorprenderanno i visitatori. Infatti, Giorgio Franchetti, consulente storico, ricercatore ed autore del libro “A Tavola con gli Antichi Romani”, metterà anche in mostra la più vasta collezione al mondo di strumenti chirurgici egizi e greco-romani ricostruiti in base agli originali e Cristina Conte, Archeo-cuoca e collaboratrice del libro, preparerà le varie pietanze dell’antica Roma, quali il “Mulsum”, il vino degli antichi romani miscelato con miele, pepe, petali di rosa, frutta, cannella e chiodi di garofano, e il “Libum di Catone”, la famosa focaccia di farro che i legionari mangiavano durante i lunghi giorni di marcia.
L’evento ha avuto origine da una collaborazione tra il dott. Flavio Enei, direttore del Polo Museale di Santa Marinella, l’Associazione Rievocatori Storici S.P.Q.R., Il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite (GATC) e la Guida Turistica Alessandro Oggiano (Alex Tour Guide Italy), con la supervisione dalla Soprintendenza Archeologica e la partecipazione fondamentale dell’Amministrazione Comunale di Santa Marinella.