Organizzata dal comitato di quartiere San Martino, la festa si terrà venerdì 14 e sabato 15 luglio, dalle 20, nel centro storico della città etrusca. Il ricavato della festa sarà devoluto agli alluvionati dell’Emilia Romagna.
TARQUINIA – Conto alla rovescia per l’11esima edizione della sagra del melone. Il quartiere di San Martino di nuovo protagonista dell’estate tarquiniese. Dopo il successo ottenuto nelle precedenti edizioni, torna, venerdì 14 e sabato 15 luglio, dalle 20, un appuntamento unico e inimitabile. A organizzare per il quinto anno consecutivo la manifestazione il comitato di quartiere San Martino, in collaborazione con il Comune di Tarquinia e la Diocesi di Civitavecchia Tarquinia. L’intero ricavato della festa sarà devoluto alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione. A corollario della festa due iniziative: venerdì 7 luglio il torneo di burraco in piazza San Martino a partire dalle 20 (informazioni e iscrizioni entro il 5 luglio al numero di telefono 388 9291200); sabato 15 luglio, alle 19, la celebrazione della messa in onore di Sant’Isidoro, patrono degli agricoltori, nella chiesa di San Martino. “La sagra è diventata una tradizione della bella stagione. – spiegano gli organizzatori – La semplicità è l’arma vincente di questo evento, rimasto uno dei pochi appuntamenti veramente popolari. Con poche risorse economiche e senza chiedere nessun contributo agli Enti pubblici, ma con una grande passione messa in campo dai volontari, riusciamo a portare in piazza ogni anno tantissime persone”. Un lavoro iniziato da oltre due mesi. “Ancora una volta dobbiamo ringraziare tutti coloro che si stanno impegnando per realizzare al meglio la sagra – aggiungono dal Comitato di quartiere San Martino -. Il centro storico è il luogo ideale per realizzare questo tipo di rassegna gastronomica. Invitiamo tutti ad accorrere numerosi”. Saranno due giorni all’insegna della convivialità e del divertimento tra musica, balli e tante delizie culinarie. L’occasione per valorizzare alcuni degli angoli più suggestivi della città etrusca e per promuovere il melone, un’eccellenza del territorio tarquiniese.