Domani, alla conferenza dei sindaci dell’ATO1 è all’ordine del giorno il trasferimento della gestione del sistema acquedottistico del Consorzio Medio Tirreno alla Talete Spa con analisi di accordo preliminare, “in barba” alla volontà popolare espressa chiaramente nel referendum del 2011 sull’acqua pubblica.
Tutto ciò si svolge nelle segrete stanze, senza alcun passaggio nei consigli comunali dei comuni coinvolti, tra cui Tarquinia.
Non capiamo come mai il sindaco Giulivi, che in consiglio comunale ha parlato di accordo tra Medio Tirreno e Talete per recuperare i crediti che il Comune vanta con quest’ultima, non abbia informato il Consiglio Comunale anche riguardo la cessione del Consorzio Medio Tirreno ad una Spa, che significa in sostanza cedere un altro pezzo di gestione pubblica al carrozzone Talete.
La Regione, come al solito, fa la sua parte sostenendo il passaggio e fregandosene della L.R. 5/2014. La trasformazione in azienda pubblica speciale come da anni prospettato – modello di gestione pubblica che il Movimento 5 Stelle sostiene da anni – consentirebbe una gestione più vicina ai bisogni dei cittadini senza i rischi della gestione tramite società di diritto privato, come appunto la Talete Spa.
Per questo motivo il nostro portavoce Andrea Andreani ha presentato un’interrogazione a risposta scritta affinché il sindaco “chiarisca i contenuti dell’accordo preliminare del trasferimento della gestione del sistema acquedottistico per la fornitura di acqua all’ingrosso operata dal Consorzio Medio Tirreno, in discussione al punto 4 dell’Ordine del Giorno dell’Assemblea dei Soci del 13 dicembre 2019;”
M5S Tarquinia