Resoconto della seduta del Comitato di Gestione.
Musolino: “Prudenza e risanamento i due capisaldi dell’equilibrio dei conti. Ora è necessario che arrivino le risorse dei ristori dallo Stato” .
Si è tenuta ieri la seduta del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare Tirreno Centro Settentrionale presieduta da Pino Musolino. Oltre al Presidente dell’AdSP e al Segretario Generale Paolo Risso, hanno partecipato il Direttore marittimo del Lazio e comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia C.V. Francesco Tomas, il componente designato dalla Regione Lazio, Arch. Roberto Fiorelli, il componente designato dal Comune di Civitavecchia, Arch. Emiliano Scotti e il componente designato da Città Metropolitana Roma Capitale, Pino Lotto. Il Comitato di Gestione ha approvato all’unanimità l’assestamento del bilancio di previsione 2021. Una manoovra da oltre 1 milione di euro di complessivo decremento della spesa rispetto alle previsioni iniziali, resasi necessaria essenzialmente a causa del perdurare degli effetti della pandemia in primo luogo sul traffico passeggeri, e, per quanto riguarda il porto di Fiumicino, sulla movimentazione del jet fuel per l’aeroporto di Fiumicino, nonostante i segnali di ripresa registrati soprattutto a partire dal mese di giugno. La copertura è avvenuta grazie alle maggiori entrate, rispetto alla previsione, per le soste inoperose delle navi da crociera, con l’ulteriore contenimento della spesa per il personale per circa 400.000 euro, e per maggiori entrate correnti accertate grazie soprattutto al traffico ro-ro, non solo per quanto riguarda i passeggeri, ma anche per semi-rimorchi e motrici. “L’assestamento del bilancio di previsione – dichiara il presidente Pino Musolino – riflette da un lato l’approccio prudenziale, condiviso con il Segretario Generale Paolo Risso, volto ad affrontare il secondo semestre dell’anno, accantonando risorse che speriamo possano essere liberate a ottobre qualora la ripresa continui con intensità sempre più forte; dall’altro si sta portando a termine quanto previsto nel piano di risanamento, sia per quanto concerne la spesa del personale che quella per le società di servizi di interesse generale. Questo tipo di lavoro, con tutte le cautele e i sacrifici richiesti, ci ha consentito di aver messo in sicurezza i conti per il 2021, senza aver ricevuto, ancora oggi, alcun aiuto o sostegno economico dalle amministrazioni centrali o periferiche dello Stato, nonostante le rassicurazioni ricevute e secondo quanto previsto dai vari provvedimenti che hanno stabilito, fin da marzo 2020, misure di sostegno e ristoro a causa del Covid. Per chi, come noi, è stato penalizzato dal crollo delle entrate derivanti dai diritti di porto, dovuto all’azzeramento dei passeggeri, la situazione sta diventando estremamente difficile. Inutile sottolineare che il porto di Civitavecchia sia stato quello maggiormente colpito, sotto il profilo della perdita di queste entrate. Siamo riusciti finora ad annullare il disavanzo, ma non siamo oggettivamente in grado di andare oltre: per un vero rilancio del porto della Capitale servono le risorse previste dallo Stato come ristori, ma ancora non assegnate”.