L’ente dovrà pagare oltre 12 milioni di euro. Il Presidente Musolino: “Fatto grave anche per la dinamica che ha portato a dover pagare molto di più rispetto alla transazione che il precedente Presidente avrebbe dovuto sottoscrivere come deliberato dal Comitato di Gestione”.
Il Consiglio di Stato, con sentenza della IV sezione del 12 novembre scorso, notificata oggi, ha respinto il ricorso dell’AdSP contro la decisione di primo grado del Tar, condannando l’ente a pagare un importo quantificabile in oltre 12 milioni di euro a Totalerg, per l’illegittimo incremento della tassa portuale, dopo la soccombenza anche per la sovrattassa, costata già a Molo Vespucci più di 4 milioni e mezzo di euro.
Per far fronte a quanto stabilito dalla giustizia amministrativa, l’Adsp attingerà alle risorse accantonate nel fondo rischi e oneri, che dovrà essere rideterminato negli importi appostati per i vari contenziosi ancora aperti.
L’impatto sui conti dell’ente sarà relativo soprattutto alla criticità dovuta alla minore liquidità di cassa disponibile.
“E’ senza dubbio un fatto grave per l’ente – commenta il Presidente Pino Musolino – sia per il fatto in sé, e per l’impatto che ha già avuto e che purtroppo avrà sulla situazione economico finanziaria dell’Adsp, sia per le dinamiche che hanno portato a quello che appare come un danno erariale: la precedente amministrazione era stata infatti autorizzata dal Comitato di Gestione a chiudere un accordo transattivo a meno di 9 milioni di euro. Perché si sia ritenuto di non sottoscrivere la transazione, senza neppure motivarlo al Comitato di Gestione, è un fatto peculiare che andrà approfondito, visto che ora l’ente dovrà pagare diversi milioni di euro in più. Di certo andrà ricostruita tutta la vicenda relativa a questo procedimento amministrativo, chiedendo conto di cosa sia accaduto e perché. Come necessario corollario, tutti gli atti dovranno essere trasmessi alla Corte dei Conti, a cui spetterà di verificare se sia stato effettivamente procurato un danno all’erario”.
“A questo punto – conclude Musolino – cerchiamo comunque di cogliere l’aspetto meno negativo della questione, in una prospettiva differente da quella della sentenza in sé: i conti dell’AdSP sono stati alleggeriti di una delle due pendenze più pesanti, anche in termini di accantonamento delle risorse e ingessatura del bilancio, con l’auspicio di poter risolvere positivamente i contenziosi ancora aperti, affrontandoli con un approccio ove possibile diverso rispetto a quello della precedente amministrazione”.