AdSP, mille i lavoratori di compagnia portuale e imprese art.16 nell’organico del porto di Civitavecchia
Si è tenuta oggi la seduta del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare Tirreno Centro Settentrionale presieduta da Pino Musolino.
Oltre al Presidente dell’AdSP e al Segretario Generale Paolo Risso, erano presenti il nuovo Direttore marittimo del Lazio e comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia CV (CP) Filippo Marini, oltre al componente designato dalla Regione Lazio, Arch. Roberto Fiorelli, al componente designato dal Comune di Civitavecchia, Arch. Emiliano Scotti e al componente designato da Città Metropolitana Roma Capitale, Pino Lotto.
In apertura il Presidente Musolino ha dato notizia ai membri del Comitato di Gestione dell’entrata del porto di Civitavecchia nella rete “Core”, sottolineando che è “un risultato storico che si è ottenuto grazie al lavoro di squadra dell’Ente e di tutti i rappresentanti del Lazio, ad ogni livello istituzionale”.
Tutte le delibere sono state approvate all’unanimità: dalla richiesta della seconda trance del contratto di prestito BEI alla ratifica di alcune variazioni di bilancio.
Gli altri punti all’ordine del giorno erano relativi alla modifica del regolamento per il conferimento di incarichi di patrocinio, assistenza legale e rappresentanza in giudizio dell’AdsP, all’avvio del procedimento amministrativo per il regolamento per la disciplina dei rimborsi delle spese legali e all’approvazione del regolamento per la disciplina degli obblighi di trasparenza.
E’ stato inoltre confermato il numero massimo di autorizzazioni ex art. 16 della Legge 84/94 che anche per il 2022 sarà di 18 autorizzazioni. Per quanto riguarda il Piano Organico del porto 2022-2024, si è preso atto che ad oggi sono 805 i dipendenti delle imprese ar.t. 16, mentre sono 203 quelli dell’articolo 17 (la Compagnia Portuale), per un organico complessivo di 1.008 unità iscritto nel registro ex art. 24.
Infine, tra le concessioni demaniali rilasciate c’è quella alla Artemio Energia srl, in darsena servizi, per l’installazione di 2 turbine sperimentali su fori di sfiato del muro paraonde, allo scopo di produrre energia elettrica dal moto ondoso: si tratta del progetto avviato negli anni scorsi la cui fase sperimentale sarà attivata nel 2022.