Agraria, De Paolis: “Tutti i dipendenti hanno ricevuto la gratifica natalizia”
Pasquale Marino nonostante il periodo natalizio, la pandemia in corso ed il nuovo lockdown è tutto preso dal suo nuovo ruolo di assessore all’imprecisione che pur di compiacere il sindaco Ernesto Tedesco ha deciso di recitare la sua parte fino in fondo, unico ruolo che possa dargli la tanto cercata visibilità visto che in anni di seggio comunale non è riuscito a farsi ricordare proprio per nulla.
Ed allora appena trova un microfono aperto comincia a sciorinare la sua catena di fattarelli che non sono notizie e non possono nemmeno assurgere alla categoria di opinioni, visto che proprio Marino le poche volte che parla lo fa sempre conto terzi, altrimenti avrebbe fatto tesoro di una pronta verifica prima di incasellare l’ennesima brutta figura.
Non è assolutamente vero che i dipendenti dell’Università Agraria passeranno le Feste senza stipendio, Tutti, sottolineiamo tutti, hanno ricevuto per tempo la gratifica natalizia, la cosiddetta tredicesima mensilità, e riceveranno nei tempi consueti, come sempre avvenuto, anche lo stipendio maturato nel mese di dicembre. Questa è la normalità che non fa notizia, di cui si può stupire solo chi vive di maldicenze. Certamente chi finora ha percepito indebitamente somme non spettanti sa bene che proprio dalla mensilità di dicembre questo non accadrà più e che daremo corso alle necessarie azioni di recupero. Forse questo sta preoccupando l’anonimo informatore di Pasquale Marino. Anche questo in un Ente sano come l’Università Agraria di Civitavecchia è la normalità.
Pasquale Marino non sa, ovvero non vuole ammettere, che le cose in genere sono molto più semplici di come si vogliono mostrare.
Marino è stato chiuso fuori dalla stanza nella quale tra una tombolata ed un torroncino si sta decidendo il futuro di una Città importante come Civitavecchia ed ora tenta di imitare l’altro campione cittadino di coerenza, quel Vittorio Petrelli che ha usato la sua finta guerra agli usi civici per approdare in maggioranza e rosicchiare la sua fetta di potere politico.
Marino chiede le elezioni all’impronta, con lo stesso sentimento con cui gli scolaretti chiedono la pace nel mondo, facendo finta di non ricordare come lo stesso Consiglio Comunale di cui da ormai troppo tempo fa parte ed attraverso il quale minaccia di portare la giustizia sulla terra ha problemi ben più importanti che da anni non riesce a risolvere tanto da rischiare, quello sì, il commissariamento straordinario. Allora Marino la prossima volta che chiederà un microfono ci racconti come ha intenzione di risolvere il problema delle partecipate comunali con la stessa faccina paffuta e contrita con la quale punta il dito verso chi ha risanato i conti dell’Agraria ed ha avuto il coraggio di imporre una reale spending review trasformando nei modi e nei tempi richiesti dalla Legge una delle più importanti Istituzioni cittadine, primo tra gli enti della Regione Lazio.
Il resto lo lasciamo pure a Pasquale Marino, tutto chiacchiere ed imprecisioni.