Sostenendo che il Sindaco Tedesco non poteva imporre prescrizioni ai sensi del Testo Unico delle Leggi Sanitarie in sede di conferenza dei servizi per il riesame dell’AIA di TVN, l’assessore Magliani ha tenuto subito a dimostrare, oltre a una certa malafede, la sua ignoranza in materia, resa più evidente dal maldestro tentativo di arrampicarsi sugli specchi.
È proprio il Codice dell’Ambiente, infatti, a prevedere che “Nell’ambito della Conferenza dei servizi… vengono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265”. Certo, la prescrizione deve essere sostenuta da evidenze scientifiche sulla sofferenza sanitaria della popolazione, cioè gli studi epidemiologici, documenti di cui, forse, Magliani ha vagamente sentito parlare ma che, certamente, non ha mai letto.
L’ultimo studio epidemiologico su Civitavecchia, la cui pubblicazione fu più volte sollecitata dall’allora Sindaco Cozzolino, risale a maggio 2016 ed è stato condotto dal Dipartimento di Epidemiologia della regione Lazio. Le conclusioni dello studio sono piuttosto chiare e tali da suscitare fondate preoccupazioni e dettano precise indicazioni sulle misure da adottare: “Proprio perché lo stato di salute risulta oggi compromesso a seguito di esposizioni ambientali dei decenni trascorsi, è indispensabile attuare oggi le misure di prevenzione primaria limitando la esposizione della popolazione a tutte le fonti inquinanti presenti sul territorio legate agli impianti energetici, al riscaldamento, al traffico stradale e al traffico marittimo”. Lo studio è stato citato e allegato, all’insaputa del malcapitato Magliani, al parere inviato dalla precedente amministrazione lo scorso 29 aprile e ancora oggi pubblicato sul sito internet del comune, grazie al quale il Gruppo Istruttore aveva inizialmente accettato di introdurre i limiti al consumo di carbone e al tenore di zolfo proposti dal Comune di Civitavecchia, poi cancellati, qualche giorno prima della conferenza dei servizi, accogliendo le vergognose osservazioni presentate da Enel.
Non dovevano fare niente di particolarmente complesso l’assessore Magliani e, soprattutto, il neo-sindaco Tedesco in conferenza dei servizi, se non il “copia e incolla”, facendo riportare a verbale che, ai sensi dell’art. 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, considerata la necessità di attuare le misure di prevenzione primaria come indicato nello studio epidemiologico del 2016, si inserivano le prescrizioni come riportate nel parere del Comune inviato il 29 aprile.
Come prevede il Codice dell’Ambiente, la conferenza dei servizi è tenuta ad acquisire le prescrizioni del Sindaco, che non sono soggette a votazione. Se, data la loro manifesta incompetenza in materia, avessero proprio avuto bisogno di un altro esempio per lasciare una traccia scritta, avrebbero potuto copiare dalle prescrizioni del Sindaco Cozzolino sul forno crematorio dichiarato di pubblica utilità dalla giunta Tidei, anche quelle tuttora pubblicate sul sito del Comune. Lo studio epidemiologico citato è sempre quello, anche perché non ce ne sono di più chiari o più recenti.
Se poi Magliani cerca uno studio in cui ci sia scritto che le malattie e le morti a Civitavecchia sono causate, in maniera inconfutabile, in una certa percentuale dalla centrale a carbone non lo troverà mai, ma come assessore dovrebbe lavorare con quello che ha oggi a disposizione per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini e ha già dimostrato di non esserne in grado.
Tra l’altro, data l’importanza della questione, nei giorni immediatamente precedenti alla conferenza dei servizi, avevamo manifestato all’assessore Magliani la nostra disponibilità a collaborare, senza necessità di risalto mediatico, ma è quanto mai evidente che la decisione della Giunta Tedesco di prostrarsi immediatamente all’Enel nel tentativo forse di raccattare qualche decina di milioni, che serviranno solo a inchiodare Civitavecchia ad altri trent’anni di servitù ambientale e sanitaria, era già presa e pianificata all’origine stessa della coalizione di centro-destra, figlia legittima di quelle che hanno portato e glorificato il carbone a Civitavecchia.
Per quanto riguarda l’annunciato ricorso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ci auguriamo almeno che il “diniego motivato” sia stato espresso chiaramente dal Sindaco in forza dei poteri a lui attribuiti dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie, perché altrimenti il ricorso non avrebbe possibilità di essere accolto e il primo, grave, danno alla collettività causato dalla Giunta Tedesco diventerebbe irreparabile con l’Enel che sarebbe autorizzata per i prossimi cinque anni e mezzo a bruciare fino a 900.000 tonnellate all’anno di carbone in più con un tenore di zolfo circa tre volte superiore a quello previsto dal Piano Regionale di Qualità dell’Aria.
Gruppo consiliare Movimento cinque stelle