castello armonico

Dopo il grande successo dell’ultimo concerto “Vivaldiana” con il tutto esaurito nella Sala del Nostromo  domenica 28 gennaio alle ore 18.00,  i solisti dell’Associazione Massimo Freccia, diretti da Massimo Bacci, saranno i protagonisti del concerto dedicato alla “ Grande musica da camera”.  Ultima  esecuzione del ciclo invernale della Stagione concertistica “Castello Armonico” realizzata dalla Regione Lazio in collaborazione con Lazio Crea, Mibact, Comune di Santa Marinella e CoopCulture.

La musica da camera è un filone tradizionale della musica classica, nel quale rientrano composizioni in cui il ruolo del singolo strumento è sempre individuale. La musica da camera strumentale, anticamente veniva chiamata “SONATA” da camera, poiché era eseguita da strumenti (cioè musica suonata), e si distingueva da quella vocale, che veniva detta “CANTATA” (ossia musica da cantare). Nel corso dei secoli, il progresso della tecnica esecutiva degli strumenti ad arco, come quella dei fiati, portò alcuni compositori della seconda metà del Settecento in poi, a scrivere composizioni “da camera” proprio per strumenti ad arco e fiati insieme (formazioni miste), introducendo anche il pianoforte, creando quella diversità di timbri che riuscivano ad amalgamarsi in un intimo turbinio armonico, e il quale costituiva la vera essenza della forma strumentale cameristica fino ai nostri giorni.  In questo solco si potranno ascoltare due delle opere più rappresentative scritte per queste formazioni  il Quintetto in Do maggiore op.163 per due violini, viola e due violoncelli, di Schubert e il Quartetto per Archi n. 12 “Americano” in Fa Maggiore di Dvorak.

Franz Schubert incarna come pochi l’autentico spirito viennese definendone, a sua volta, i tratti della tradizione musicale.

Il quintetto, composto come l’ultima Sinfonia nell’ultimo anno della sua breve esistenza, è un’opera di incomparabile bellezza, realizzata con stile manifestamente orchestrale e rappresenta uno dei momenti più alti mai raggiunti dalla Musica da Camera. La complessità unita al trascendentale virtuosismo necessario per suonarla, avevano posticipato la prima esecuzione ben oltre vent’anni la morte del compositore austriaco.

Ad eseguirlo i violinisti Massimo e Alessandro Bacci, la violista Clara Costa e i violoncellisti Rebecca Ciogli e Lorenzo Muscolino.

Il Quartetto “Americano” di Dvorak è sicuramente la partitura cameristica più nota del compositore boemo.

Scritto negli Stati Uniti alla fine del secolo, con temi che riecheggiano quelli della tradizione popolare dei suoi territori, è tutto un susseguirsi di ritmi e melodie suggestive, evocative nelle quali si fondono quelle del folklore americano appena scoperto dall’autore e caratterizzanti anche la Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”.

Interpreti le violiniste Roberta Vaino e Chiara Ascenzo, la violista Clara Costa e i violoncellisti Rebecca Ciogli e Lorenzo Muscolino.

image_pdfScarica articolo (pdf)image_printStampa articolo

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com