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Dedicata alla cultura di una volta, alla vita dei pastori sardi e dei valligiani dolomitici, la serata vissuta ieri giovedì 27 luglio dal pubblico accorso alla proiezione de La pelle dell’orso di Marco Segato e del corto La finestra di Silvia Perra. Due metafore sull’ineluttabilità del progresso, del procedere del tempo e del succedersi delle generazioni, i figli che fanno proprie le funzioni dei genitori che per fato o per scelta si allontanano dalla scena.

Oggi, venerdì 28 luglio, dopo il corto Nè leggere nè scrivere di Edoardo Ferraro, che ironizza sul mondo dei documentaristi televisivi, è in programma My Italy alla presenza dell’autore Bruno Colella. Una brillante commedia sul mondo del cinema, sulle peripezie di un regista in giro per il mondo per trovare i finanziatori di un suo ambizioso progetto: narrare le vicende di quattro artisti stranieri in Italia, supportati dall’apprezzamento del critico Achille Bonito Oliva. Dunque due opere che si guardano entrambe allo specchio.

Domani sera, sabato 29 luglio in programma il corto Senza occhi, mani e bocca di Paolo Budassi, storia di una violenza rimossa e La ragazza del mondo di Marco Danieli. Un’opera prima molto ben strutturata, una storia gestita con assoluta misura e magistralmente interpretata da tutti gli attori, protagonisti e non. Al termine della proiezione, il regista Marco Danieli incontrerà il pubblico.

 

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