Mercoledì 29 marzo alle ore 10,30 al Teatro Traiano di Civitavecchia.
Compagnia di Enzo Cosimi musiche a cura di Enzo Cosimi Glenn Branca, Benjamin, Liquid-Liquid, Chris
Watson, Musica Popolare Africana, disegno luci Stefano Pirandello, datore luci Gianni Staropoli, abito Gianni Serra, gioiello Cristian Dorigatti, interpreti Francesco Marilungo, Riccardo Olivier, Francesca Penzo, Alice Raffaelli, organizzazione Anita Bartolini.
Costo del biglietto è di 5 euro per info e prenotazioni Isabella Di Cola dicola@atcllazio.it ,335. 7738761, Katia Caselli caselli@atcllazio.it 339.8577434.
Nell’ambito del progetto Metineé D’Autore come Fuori Abbonamento, l’ATCL vuole offrire la possibilità agli istituti superiori del territorio di Civitavecchia di fruire di un vero e proprio capolavoro della danza contemporanea nazionale. Riteniamo infatti che la mediazione dell’istituzione scolastica, nel processo di avvicinamento dei giovani al linguaggio della danza, sia molto importante.
Calore è lo spettacolo che agli inizi degli anni Ottanta consacrò sulla scena artistica l’allora ventitreenne Enzo Cosimi, uno dei più potenti e convincenti autori italiani. Debuttò nel settembre del 1982 a Roma, all’Anfiteatro del Parco dei Daini di Villa Borghese, con il Gruppo Occhèsc, costituito dallo stesso Cosimi, fresco di un periodo di formazione con Merce Cunningham a New York, e da alcuni suoi amici danzatori coetanei, complici del progetto.
Il lavoro d’esordio di Enzo Cosimi è una delle performance “ritrovate” del progetto RIC. CI – Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ‘80/’90, ideato da Marinella Guatterini nel 2010 e concretizzatosi in più tappe tra il 2011 e il 2015. A distanza di trent’anni il 29 marzo 2012 Calore è rinato sul palco del Teatro “Claudio Abbado” di Ferrara, con il coinvolgimento dei quattro giovani interpreti – ventenni come lo erano Cosimi e compagni al debutto – Francesco Marilungo, Alice Raffaelli, provenienti dal Corso di Teatrodanza della Scuola Civica Paolo Grassi di Milano, Riccardo Olivier e Francesca Penzo della Compagnia Fattoria Vittadini.
Spensierato, ilare, intelligentemente provocatorio. Caratterizzato da vigorosa energia e ritmi serratissimi, Calore è il viaggio visionario di un gruppo di giovani amici a ritroso fino all’infanzia e, poi, verso l’adolescenza. Ed è proprio con la palpitante vitalità e la forza dionisiaca della giovinezza, vibrate dai corpi degli interpreti, che il giovane Cosimi allora, agli inizi degli Ottanta, provava a superare le gelide e cristallizzate atmosfere della fine degli anni Settanta.
In scena una ragazza con una vistosa cresta punk e un attillato abito verde brillante; gli altri tre compagni sono semplicemente in canotta e mutande unisex. Giocano, si lanciano oggetti, si rincorrono, si avvinghiano, si scontrano, si baciano calorosamente, s’immobilizzano in pose plastiche, mentre a fare da sottofondo sonoro vagiti di neonato, cinguettii e altri rumori di una natura al risveglio si alternano alle assordanti e violente sonorità post punk. L’innocenza dell’età dei giochi si fa impertinente e sfrontata, scivola nella deflagrante e curiosa sensualità dell’adolescenza: i corpi pulsano, fremono, i movimenti sono convulsi e a scatti. Così, tra sorrisi euforici e pianti dirotti, i quattro amici attraversano i passaggi cruciali della crescita e della trasformazione, presi da un incontenibile piacere o da un’isterica e profonda disperazione.
Quella di Calore di Cosimi è una gioventù alla ribalta che in una festa sfrenata e sgargiante scalza e rovescia qualsiasi ordine imposto e castrante del mondo adulto.
“Rivediamo Calore a distanza di trent’anni e non è invecchiato affatto.”
Franco Cordelli
“I quattro hanno graffio, gioia, capacità di ridersi addosso. Vincenti in un titolo che ha lasciato il
segno, luminoso nella scrittura compositiva, pieno di vita oggi come ieri.”
Francesca Pedroni, Il Manifesto