Sabato 7 aprile, all’Istituto Alberghiero di Ladispoli, dalle ore 8 alle 14, si svolgerà la II Edizione del Concorso Regionale di Enogastronomia “Zio Carlo 1927”, intitolato a Carlo De Rinaldis, fondatore dell’Azienda vitivinicola “Tenuta Tre Cancelli”. La gara vedrà scontrarsi e competere i migliori studenti degli Alberghieri del Lazio e impegnerà i futuri chef e maître nella preparazione di un piatto con prodotti tipici del territorio, che dovrà poi essere esposto e presentato con un vino in abbinamento.
Novant’anni fa, nel 1927, nasceva il capostipite e il fondatore di una straordinaria Azienda vitivinicola, che ha segnato la storia del territorio cerveterano e continua ancora oggi a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per tutti coloro che amano dare voce (e sapore) alla propria terra, preservandone le radici e le tradizioni: il suo nome è Carlo De Rinaldis e l’Azienda si chiama ‘Tenuta Tre Cancelli’. E per celebrare l’anniversario della nascita, ma anche per tramandare la memoria di “Zio Carlo”, nel 2017 è stata istituita una borsa di studio dedicata agli studenti degli Alberghieri del Lazio. Quest’anno la gara per l’assegnazione si svolgerà nell’Istituto Professionale di via Federici, il 7 aprile.
“La decisione di creare questo premio – ha spiegato Liborio De Rinaldis – è stata dettata dalla volontà, profonda e autentica, di ricordare una figura storica del territorio cerveterano che recentemente è venuta a mancare. Questa figura, Carlo De Rinaldis ovvero lo “Zio Carlo”, emigrato con la sua famiglia dalla Puglia ed arrivato come bracciante nel Lazio negli anni ‘40, ha fortemente contribuito all’opera di ricostruzione di un territorio e di una società devastati dalla guerra e rinati grazie anche alla riforma fondiaria operata dall’Ente Maremma. La borsa di studio – ha aggiunto Liborio De Rinaldis – vuole quindi trasmettere l’essenza di una cultura semplice ma operosa e tenace, della volontà di crescere e migliorare che lo “Zio Carlo” ci ha lasciato. Seguendo il suo esempio e la sua passione trascinante, anche altri si impegnarono sul territorio cerveterano, costruendo realtà aziendali ancora oggi esistenti e funzionanti, dimostrando che il lavoro, la perseveranza, l’impegno e l’onestà sono valori immortali. Questi sono i valori su cui è nata l’Azienda Tenuta Tre Cancelli sostenitrice, attraverso il suo fondatore, dell’Associazione “Zio Carlo 1927”. Con l’istituzione della borsa di studio “Zio Carlo”, quindi, si vogliono motivare gli studenti degli Istituti Alberghieri ad essere i nuovi pionieri, ad essere l’avanguardia della difesa e valorizzazione della nostra produzione enogastronomica”.
Negli anni Cinquanta e fino alla fine dei Sessanta furono circa 1.200.000 gli emigranti che lasciarono la Puglia per trasferirsi prevalentemente in Piemonte e in Lombardia. Ma molti si fermarono a metà strada e qualcuno anche a Cerveteri.
Non c’è dubbio sul fatto che in un’Italia in cui il 42.2% della popolazione attiva lavorava ancora nell’agricoltura (il 32,1% nell’industria e il 25,7% nel terziario), le aree in cui la Riforma fondiaria voluta da Alcide De Gasperi stava ottenendo i suoi risultati migliori divenissero poli di attrazione per molte famiglie di contadini e di imprenditori agricoli provenienti da varie parti del Paese. La Maremma tosco-laziale vide trasformarsi completamente la propria organizzazione e il proprio paesaggio in seguito a quella che molti analisti definiscono la più importante riforma del secondo dopoguerra.
La distribuzione delle terre espropriate ai grandi latifondisti creò una classe di piccoli imprenditori agricoli interessati alla modernizzazione delle tecniche di coltivazione e all’ottimizzazione dei ricavi. Molte delle aziende che costituiscono ancora oggi il tessuto economico del territorio cerite sono nate proprio in quegli anni, grazie alla riforma fondiaria avviata dall’Ente Maremma in seguito alla famosa Legge stralcio n. 841 del 21 ottobre 1950, finanziata in parte dai fondi del Piano Marshall. Era un’ Italia diversa quella in cui Carlo De Rinaldis cominciò a ricostruire la sua vita a Cerveteri, dopo essersi lasciato alle spalle la Puglia.
Di lì a poco sarebbe iniziato quel boom che prese il nome di “miracolo economico”. Ma a contribuirvi furono proprio i tanti De Rinaldis che si rimboccarono le maniche con tenacia e determinazione. Per la sua famiglia il risultato è ancora oggi visibile: la Tenuta Tre Cancelli. “Su questa terra nell’antichità gli uomini scrutavano il cielo per capire cosa fare, se fare, quando fare; – spiegano i De Rinaldis – noi oggi continuiamo a leggere il cielo nel nome di quella tradizione, e al cielo abbiamo rivolto le porte della nostra azienda, che non è un caso si chiami Tre Cancelli: il cancello del sole, il cancello della luna, il cancello dell’imponderabile. Ognuno è l’inizio e l’arrivo di una strada che l’esperienza e la tradizione incrociano e fondono per creare i nostri vini”.
Questi gli Istituti partecipanti al Concorso che si svolgerà all’Istituto Alberghiero di Ladispoli: C.F.P. Alberghiero di Amatrice, I.I.S. ‘Domizia Lucilla’ (Roma), I.P.S.S.O.A. ‘Ranieri A. Costaggini’ (Rieti), I.I.S. ‘Stendhal’ (Civitavecchia), I.I.S. “Giuseppe Di Vittorio” (Ladispoli). La giuria – ha spiegato Renato D’Aloia, Docente di Ricevimento e Accoglienza Turistica dell’Istituto Professionale di via Federici – sarà composta da giornalisti ed esperti del settore enogastronomico. I prodotti da utilizzare, inoltre – ha aggiunto il Prof. D’Aloia – dovranno essere ‘a km zero’ e rispecchiare le produzioni tipiche del territorio. Dieci saranno le porzioni da preparare, dieci i minuti a disposizione per esporre il piatto, il vino e i motivi dell’abbinamento.
Appuntamento al 7 aprile 2018.