AL VIA ALL’ISTITUTO SUPERIORE “GIUSEPPE DI VITTORIO” IL CORSO BLSD PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE “IL CUORE DI ANDREA”.
LADISPOLI – Al via all’Istituto Superiore “Giuseppe Di Vittorio” il corso BLSD (Basic Life Support Defibrillation) che consentirà agli studenti, attraverso lezioni teoriche e pratiche, di apprendere le manovre di base per intervenire a supporto delle funzioni vitali in caso di emergenza, fornendo assistenza a soggetti colpiti da arresto cardiaco improvviso. “E’ nostro dovere diffondere fra gli allievi la cultura del Primo Soccorso – ha affermato la Vicepreside Prof.ssa Rosa Torino – perché il comportamento che adottiamo in una situazione di emergenza può essere decisivo per salvare vite umane e per aiutare le persone che amiamo”.
“L’obiettivo – spiega la Prof.ssa Elisa Colombo, Docente di Scienze Motorie e promotrice del Corso insieme al Prof. Alessio Orlandini, alla Prof.ssa Bruna Calato e alla Prof.ssa Gabriella Moriggi – è quello di insegnare ad eseguire correttamente un massaggio cardiaco e le tecniche per la disostruzione delle vie aeree. Ognuno di noi può imparare a salvare vite. E’ questo il modo migliore per dare senso ad un’autentica educazione civica: diventare cittadini attivi e consapevoli, pronti ad intervenire dove e quando se ne presenta la necessità”.
“I dati sono chiari – ha aggiunto il Prof. Orlandini – Le tecniche BLSD aumentano di tre volte le probabilità di salvare una vita. E’ dunque nostro dovere diffondere quanto più possibile la cultura del primo soccorso, perché gli incidenti possono accadere ovunque e le manovre salvavita consentono ai soccorritori di raggiungere in tempo il luogo dell’evento. In caso di arresto cardiaco, infatti, la possibilità di sopravvivenza diminuisce del 10% ogni minuto se il soggetto colpito non viene supportato da un intervento di primo soccorso e, in particolare, da una rianimazione cardiopolmonare”.
Il Corso è organizzato grazie all’Associazione “Il cuore di Andrea” dedicata ad Andrea Pappalardo e nata nel 2018 con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della ricerca nel campo delle malattie genetiche del cuore, in modo particolare quelle aritmogene ereditarie. L’Associazione promuove da anni nelle scuole la cultura della defibrillazione precoce, finanzia borse di studio per la ricerca, favorisce la conoscenza delle cardiopatie, effettua campagne di prevenzione con screening diagnostici e si propone di creare una rete di associazioni che condividono gli stessi fini.
«“Il cuore di Andrea” è nato dal desiderio di dare un senso alla nostra drammatica perdita – ha sottolineato Maria Lucia Pappalardo, Presidente dell’Associazione, che ha spiegato agli studenti l’importanza del primo soccorso – A noi è accaduto qualcosa di terribile. – ha ricordato commossa Maria Lucia Pappalardo – Ma abbiamo deciso di reagire al dolore. Dovevamo salvare la vita di altri ragazzi. Andrea era sanissimo, giocava a calcio due volte alla settimana, aveva uno stile di vita sobrio. Amava la storia, il cinema, lo sport, la scrittura. Abbiamo trovato molte pagine nel suo computer e le abbiamo in parte pubblicate. Alcune sono raccolte nel volume “Bianche sponde … sotto una lesta aurora”. Dai primi fondi raccolti con questo testo è nata l’Associazione che presiedo. Le sindromi della morte improvvisa sono molte, ma poco conosciute. L’Associazione ‘Il cuore di Andrea’ dona defibrillatori e si occupa di diffondere la conoscenza di queste patologie agendo anche in modo preventivo, proponendo screening nelle scuole, nelle palestre e in tutti i luoghi pubblici. Queste iniziative hanno consentito di individuare studenti che soffrivano della stessa sindrome da cui era affetto Andrea. Continueremo su questa strada, mantenendo sempre viva la sua memoria».
Andrea Pappalardo (1989-2017), giovane studente scomparso prematuramente a causa di una rara patologia cardiaca, è nato e vissuto a Roma, dove ha conseguito la Laurea triennale in Scienze Storiche presso l’Università Europea e quella magistrale presso l’Università “La Sapienza”.
Molteplici e vari i suoi interessi che spaziavano dalla letteratura e dalla scrittura al cinema e all’arte, dai viaggi allo sport. Profonda la sua sensibilità che lo portava ad una continua dedizione alla famiglia ma anche ad un’intensa attività di volontariato.
Ad Andrea Pappalardo è intitolato un Premio Letterario promosso dall’Università Europea di Roma, giunto alla IV Edizione e nato per valorizzare il talento narrativo e creativo dei giovani studenti.