Si è svolto ieri presso l’ospedale San Paolo di Civitavecchia un incontro con il Comitato di Assistenza Sanitaria dei testimoni di Geova roma nord. Il comitato ha presentato il progetto “Clinical Strategies” – strategie cliniche per evitare le trasfusioni di sangue. In oltre 110 paesi del mondo opera una rete internazionale formata da circa 1700 comitati di assistenza sanitaria, con la collaborazione di oltre 1000 mila scienziati medici e ricercatori universitari che collaborano con questi comitati in tutto il mondo. Ne fanno parte ministri delle comunità locali che interagiscono con cognizione di causa con medici e personale ospedaliero, operatori sociali e magistrati. Il loro compito è facilitare il consulto con specialisti qualificati, illustrare le metodiche a medici e comitati etici, aiutare i pazienti e sanitari a chiarire eventuali problemi etici connessi con le cure mediche, si interessano all’assistenza religiosa dei Testimoni ricoverati. Tutti sappiamo che i Testimoni di Geova portano con sé un documento legalmente vincolante in cui dichiarano di non accettare trasfusioni di sangue in nessuna circostanza. Questo documento è preparato in conformità di legge. I Testimoni di Geova hanno istituito diversi servizi strettamente legati al problema delle trasfusioni. Aiutano gli operatori sanitari fornendo loro preziose informazioni sulle strategie alternative alle emotrasfusioni e facilitano la comunicazione fra il paziente il medico e il personale infermieristico. La direzione generale e sanitaria hanno accolto l’interessante documento presentato ieri dal Comitato di assistenza dei testimoni di Geova nell’ottica di un’assistenza sanitaria sempre più incentrata sulla liberalità delle cure e sulla volontà espressa dai pazienti. Il Direttore generale Giuseppe Quintavalle ha spiegato l’importanza dell’avere in un ospedale, un personale informato e preparato anche sulle posizioni etiche e religiose dei pazienti. Il Comitato di assistenza sanitaria per i Testimoni di Geova di Roma Nord ha espresso un sentito ringraziamento all’accoglienza del Direttore Generale, del Direttore Sanitario e della direzione Sanitaria dell’Ospedale San Paolo, e a tutti i medici e gli infermieri presenti all’incontro, per l’interessamento e la collaborazione.