L’Associazione Stampa Romana punta il dito contro il Comune di Allumiere e chiede il ritito in autotutela dell’avviso.
Non solo il concorsone finito su tutte le prime pagine e nei maggiori talk show: il Comune di Allumiere ora fa discutere anche per il bando da addetto stampa. Un bando irregolare secondo Associazione Stampa Romana, che ha chiesto al Comune di Allumiere di ritirarlo in autotutela, aprendolo anche ai pubblicisti nel rispetto della legge 150/2000. “l comune di Allumiere sta cercando un ufficio stampa per un rapporto di lavoro autonomo da retribuire per 5mila euro lordi – si legge nel comunicato inviato nei giorni scorsi dall’Associazione Stampa Romana – Il rapporto di lavoro arriva fino alla fine dell’anno.
Il bando è riservato solo a giornalisti professionisti. Il bando, una selezione per titoli, si è chiuso il 16 maggio. Stampa Romana
chiede al Comune di Allumiere di ritirare in autotutela il bando, aprendolo anche ai pubblicisti nel rispetto della legge 150/2000, con un diverso metodo di valutazione dei colleghi e di fissare un compenso più alto per la prestazione di lavoro”.
Fari puntati sul bando da addetto stampa dunque a poche settimane di distanza dallo scandalo che ha coinvolto il comune di Allumiere per il concorso che ha visto le assunzioni a tempo indeterminato al Consiglio regionale del Lazio di 16 persone “attinte” proprio dal bando del Comune. Concorso che pare sia destinato ad un annullamento secondo quanto emerso in seguito al parere legale richiesto dal sindaco Antonio Pasquini, finito anche lui nella bufera, il quale ha incaricato l’avvocato amministrativista Stefano Trippanera. Il legale ha evidenziato come “la procedura concorsuale risulta viziata e l’amministrazione dovrà valutare la percorribilità di un annullamento”, scrive l’avvocato, che indica quindi l’annullamento come soluzione al concorso, nonostante, ricordiamo, è stato ribadito più volte come le procedure seguite fossero regolari.