Una donna senza fissa dimora da giorni vagava per le vie di Allumiere e così, dopo le segnalazioni di alcuni cittadini, il sindaco Antonio Pasquini in prima persona, insieme ai volontari della Prociv e della Croce Rossa e in collaborazione con la Asl hanno portato a compimento con successo un’operazione benefica accompagnando la donna in un centro di accoglienza a Roma. “Domenica la giornata è iniziata con la deposizione della corona di alloro ai caduti ed è stato bello vedere che la cerimonia, nonostante si sia svolta in numero ristretto, sia stata così sentita dai cittadini ma anche dai nostri eccezionali ragazzi del consiglio comunale dei ragazzi – spiega il sindaco Antonio Pasquini – la giornata domenicale è poi terminata con un gesto di solidarietà ed umanità verso il prossimo. Ringrazio i volontari della Croce Rossa e dalla Protezione civile di Allumiere nelle persone di Vincenzo Monaldi, Sonia Matricardi, Alfonso Superchi, Emilia Mancini e la dottoressa Simona Ursino della ASL Rm4”. Da alcuni giorni, infatti, una ragazza extracomunitaria vagava nel paese collinare senza avere fissa dimora. “Finalmente domenica – spiega il primo cittadino di Allumiere – siamo riusciti ad avere l’assenso per il trasferimento presso il centro accoglienza di Roma Tiburtina, logicamente previa la negatività al tampone per covid-19”. Alle 15, dopo varie telefonate del sindaco Pasquini con la Asl e con la Sala Operativa Sociale di Roma, l’amministrazione comunale di Allumiere e i volontari della Pro.Civ e della C.R.I sono riusciti a coordinare e ad ottenere le autorizzazioni e hanno effettuato gli spostamenti. “I volontari della Pro.Civ e della C.R.I, davvero ecomiabili perché sono sempre disponibili – conclude il sindaco Antonio Pasquini – senza indugio hanno indossato i Dpi ed hanno portato la ragazza al drive-in di Fiumicino per farle fare il tampone. Una volta fatto il tampone hanno atteso la risposta: solo quando è arrivato l’esito negativo abbiamo proseguito le operazioni di trasferimento. Successivamente io e i volontari, coordinati con la S.O.S., abbiamo condotto la ragazza al centro accoglienza di Roma Tiburtina dove avrà una dimora ed un pasto caldo. Ringrazio di cuore tutti i volontari, la dottoressa Ursino, la ASL, e il centro di accoglienza di Roma Tiburtina”.