Dopo il periodo di studio in questo mese si accenderà la battaglia elettorale. Tedesco l’uomo da battere. Lucernoni e Tarantino lo inseguono. Petrelli l’outsider. Mele e Di Francesco lottano per un seggio. Ogni candidato corre per una battagli specifica. In caso di ballottaggio sarà decisivo il polo escluso. Clicca quì per visualizzare i nomi dei candidati (pag.3 La Provincia)

CIVITAVECCHIA – Le scartoffie sono superate, ora si cercano i voti. Il messaggio in tutti i partiti è chiaro e alle carte timbrate si sostituiscono manine e manifesti. L’odore di stampa inizia a diffondersi nelle sedi elettorali dei sei candidati sindaco in una battaglia elettorale che fino ad ora è stata poco sentita in città. Sono lontani i tempi delle divisioni tra guelfi e ghibellini delle campagne Tidei-Moscherini e le schermaglie del 2014. In un silenzio soporifero si alternano piccoli eventi e comunicati stampa sulle risorse, le possibilità, le peculiarità e le eccellenze del territorio. Ma quali sono realmente gli stati delle coalizioni in corsa?

Ernesto TEDESCO

ERNESTO TEDESCO. Il lungo parto che ha portato alla candidatura del noto avvocato civitavecchiese viene da due passi indietro importanti. Quello di Massimiliano Grasso e di Enrico Zappacosta. Tedesco si sta sforzando, finora con successo, di trovare l’amalgama tra diverse realtà provenienti da esperienze diverse dal Polo Democratico alla Lega. La sua coalizione è sicuramente la più accreditata, almeno al primo turno. Lo dicono i sondaggi e anche i candidati campioni di preferenze a suo supporto. Qualora non riuscisse a sfondare quota 50% i piani potrebbero complicarsi.

Carlo TARANTINO

CARLO TARANTINO. Frutto di un accordo tra i due grandi nemici degli ultimi anni (Enrico Luciani e Pietro Tidei) Tarantino si sta destreggiando in una galassia che conosce bene: associazionismo e società civile mettendo in disparte le bandiere di partito. Il medico civitavecchiese sta cercando di puntare sull’orgoglio della sinistra, dei suoi valori, della piazza, dell’antifascismo. La lista che dovrà tirare la coalizione è comunque quella del Pd (una delle più accreditate), dove è stata rimandata la resa dei conti interna al dopo elezioni per il bene comune.

Daniela LUCERNONI

DANIELA LUCERNONI. Insieme a Carlo Tarantino si sfida per un posto al ballottaggio. Viene da cinque anni da vicesindaco. Non ha problemi di coalizione ed equilibri interni ma paga il fatto di aver amministrato. Se i cittadini sceglieranno per il cambiamento a farne le spese potrebbe essere lei. E’ l’unica donna in campo. Un fattore che potrebbe far valere sull’elettorato femminile.

Vittorio PETRELLI

VITTORIO PETRELLI. Da anni porta avanti le sue battaglie individuali incontrando centinaia di persone ogni giorno. Fuori dalle logiche di partito potrebbe essere l’outsider di questa sfida elettorale. Ha due liste di semplici cittadini a suo supporto. Nel 2014 fece un exploit di voti ma che non gli permisero però di entrare neanche in consiglio comunale. Questa potrebbe essere la sua rivincita. Potrebbe pagare lo scotto del voto utile.

Dario MELE

DARIO MELE. Il candidato di CasaPound si è presentato per primo e per ultimo ha presentato la sua lista elettorale al Pincio. Ha dalla sua un gruppo di tesserati che lavora sodo ormai da più di un anno nella sede di via Trieste, fortemente convinti della strada intrapresa. Con molte probabilità si contenderà con Di Francesco la maglia nera (in questo caso non voluta) dell’ultimo posto.

 

Germano DI FRANCESCO

GERMANO DI FRANCESCO. Il candidato della sinistra porta avanti una battaglia di bandiera. In conferenza stampa ha sottolineato il successo delle realtà locali a differenza delle battaglie perse in quelle nazionali. Ha perso per strada parte della galassia della sinistra che ha preferito non schierarsi (Potere al Popolo e Città Futura su tutte) ma potrebbe sottrarre elettorato agli scontenti del centrosinistra tarantiniano conquistando un seggio.

 

Fonte Civonline

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