Ancora pochi giorni per ammirare gli acquerelli di Paolo Lattanzi
Ancora pochi giorni per ammirare gli acquerelli di Paolo Lattanzi presso l’auditorium di San Pancrazio in via delle Torri. “Luce, riflessi, ricordi” oltre 40 acquarelli in mostra fino al 15 dicembre. La mostra è fruibile dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19.00.
Un itinerario artistico quello di Lattanzi che ripercorre le emozioni e le suggestioni dei suoi viaggi, dei luoghi da lui amati, dalle marine ai luoghi montani la Val di Fassa, San Candido le sue casupole innevate, le chiesette immerse in un’atmosfera ovattata, per arrivare agli scorci architettonici tarquiniesi: le chiese, le vie deserte con il loro fascino millenario, le calde luci che trapelano dalle ante socchiuse. Un’arte quella di Lattanzi sempre nuova, che non si ripete, gli oggetti appaiono immersi in un’atmosfera da sogno, stemperati dai riflessi, è la luce che penetra gli oggetti, i particolari che evocano sensazioni.
L’arte di Lattanzi è ormai apprezzata a livello internazionale. L’evento è stato organizzato dal comune di Tarquinia grazie all’interessamento del vicesindaco Manuel Catini e dell’assessore Martina Tosoni con la collaborazione della Lestra del suo presidente Angelo Centini e quella di Luigi Gentili. La moglie Laura ringrazia tutti anche Don Augusto, la Curia e i volontari dell’Anteas , come il presidente Dinelli , la Società tarquiniese d’Arte e Storia con il presidente Sileoni. All’inaugurazione avvenuta l’8 dicembre Manuel Catini, promotore dell’iniziativa, ha voluto sottolineare la vicinanza dell’amministrazione Mencarini nel ricordo di Paolo e della sua arte in un rapporto di stretta continuità con l’amministrazione passata.
L’assessore Martina Tosoni “ho compreso perfettamente il significato che ha questa mostra per la famiglia e per Tarquinia e per Paolo stesso. Piena disponibilità alla famiglia e a Laura”. Angelo Centini ha ricordato Lattanzi : “Ogni anno Paolo organizzava a Tarquinia la sua mostra. Era una persona silenziosa, umile. Vogliamo ricordarlo perché il suo rapporto con la città di Tarquinia è stato sempre molto stretto. Amava Tarquinia e si vede anche nelle sue opere. Ha rappresentato Tarquinia nel migliore dei modi . I suoi caldi colori ben rappresentano l’ispirazione di tanti poeti ispirati dalla nostra città. Ringraziamo Laura per questa mostra , Paolo ha lasciato anche nella scuola che teneva la sua tecnica e noi ne siamo onorati. ”.