Dal 28 febbraio 2019 la Civitavecchia Servizi Pubblici S.r.l. ha avviato il servizio di raccolta domiciliare cosiddetto porta a porta (Pap) nella fase individuata come “PRIMO STEP” nella zona del centro della città, continuando nello svolgimento del servizio storico stradale (di prossimità – cassonetti) nella rimanente zona del territorio comunale.
A partire dal 20 maggio 2019 la Civitavecchia Servizi Pubblici S.r.l. ha successivamente provveduto ad avviare la raccolta domiciliare anche sul resto del territorio comunale.
Per avere un riferimento con la situazione antecedente all’avvio della raccolta differenziata porta a porta (periodo in cui era comunque presente un sistema di raccolta differenziata stradale con cassonetti dedicati a carta e plastica e campane per il vetro) si deve fare riferimento al grafico sotto dove è rappresentata la produzione mensile complessiva di rifiuti (differenziati ed indifferenziati) del comune di Civitavecchia per il 2018:
La produzione media di rifiuti è stata nel 2018 pari a 2.370 tonnellate/mese, con il picco di produzione nel mese di maggio 2018 con 2.620 tonnellate.
La raccolta differenziata stradale (congiuntamente all’ecocentro a disposizione dei cittadini per i conferimenti volontari di rifiuti differenziati) ha permesso nel 2018 di differenziare mediamente 285 tonnellate al mese.
L’andamento è visibile nel grafico sotto:
Le percentuali di raccolta differenziata si sono attestate nel 2018 sull’ordine del 12 %, con un andamento abbastanza stabile ed evidenziando un leggerissimo trend in aumento
A partire da marzo 2019 tutta la cittadinanza è chiamata alla sfida della raccolta domiciliare porta a porta (PAP).
L’impatto inziale è stato forte, con situazioni, in alcuni casi, critiche, dovute alla novità ed al cambiamento di abitudini che i cittadini hanno dovuto affrontare.
I risultati però si sono visti fin dal primo momento.
In primo luogo è diminuita la quantità totale di rifiuti prodotti, passando dalle 2.370 tonnellate al mese (media del 2018) a 2.100 tonnellate/mese (media 2019), a addirittura a 1.900 tonnellate/mese dell’ultimo trimestre (media di giugno luglio agosto, ultimi mesi i cui dati sono disponibili).
È aumentata considerevolmente la quantità di rifiuti differenziati, passando dal 12% del 2018, con un trend la cui crescita è impressionante, al valore del 69% relativo al mese di agosto
L’andamento dei rifiuti raccolti in maniera differenziata ha avuto una prima impennata a marzo (dopo la partenza del primo step) e a giugno (partenza del secondo step ed estensione a tutto il territorio comunale del PAP).
Le quantità mensili di rifiuti indifferenziati (che attualmente sono avviate a smaltimento previo trattamento in TMB presso l’impianto di Ecologia Viterbo) sono diminuite drasticamente, passando da 1900 tonnellate di gennaio fino a 590 tonnellate ad agosto.
Le frazioni di rifiuti raccolti in modo differenziato non sono tutte uguali e non sono tutte remunerative; inoltre i consorzi nazionali di recupero garantiscono un corrispettivo per ciascuna tonnellata di rifiuto solo se è garantita una certa qualità, che si misura in termini di percentuale di frazione estranea.
Le frazioni remunerative sono la plastica, il vetro, la carta ed il cartone. Alcune frazioni come i tessili e i metalli conferiti presso l’ecocentro compensano le spese di gestione e raccolta con eventuali introiti (in pratica vengono ritirate gratuitamente). Tutte le altre frazioni sono onerose, come i farmaci (che vanno in termodistruzione ad oltre 1500 e a tonnellata!), gli inerti, gli elettrodomestici, le vernici, gli oli ed in generale tutte le tipologie di rifiuto conferite presso l’ecocentro. Anche l’umido raccolto con il PAP è oneroso, con costi paragonabili (ma inferiori) a quelli dell’indifferenziato.
Nel grafico sotto è possibile vedere l’andamento delle frazioni a smaltimento/recupero oneroso e quello delle frazioni remunerative.
Il trend è decisamente in riduzione per le frazioni onerose, e in aumento per le frazioni remunerative.
Nel grafico precedente occorre precisare che gli imballaggi in plastica sono riferiti alla raccolta stradale (cassonetto), gli imballaggi in materiali misti sono quelli del PAP
Tra le frazioni remunerative merita un approfondimento la plastica, che sta segnando un serie di analisi qualitative decisamente ottime.
La plastica è passata dalle 40 tonnellate mensili di gennaio 2019 alle 160 – 200 – 190 tonnellate di giugno luglio agosto 2019.
La plastica viene raccolta come multi-materiale leggero, ovvero imballaggi di plastica e imballaggi metallici (alluminio + ferro). Ai fini della remunerazione da parte del consorzio CO.RE.PLA. è importante, per le modalità adottate a
Civitavecchia, che la frazione estranea sia inferiore al 22%. Le ultime analisi che il Co.Re.Pla. ha commissionato (mensilmente) sui campioni hanno evidenziato un’ottima qualità, con frazione estranea intorno all’8 %, che, considerando quanto è leggera una bottiglia in plastica e quanto può essere pesante un giocattolo, un elettrodomestico, un cartone bagnato, una bottiglia di vetro (insomma la frazione estranea) , rappresenta una piccola parte sul totale.
Nella foto si vede ciò che è stato trovato in un campione di 128 kg (oltre 2 metri cubi di materiale) : è possibile riconoscere un tappo di un carrellato, due secchi, un pezzo di gommapiuma, una ciabatta, carta e cartone, un porta- scopino, una busta contenente dell’umido, vestiti..
Occorre precisare che l’8 – 10 % di frazione estranea non significa che il 90 – 92 % è plastica, poiché gli imballaggi metallici (che mediamente sono introno al 10 – 12 %) non vengono pagati dal consorzio. L’ottimo risultato ottenuto a Civitavecchia è di una percentuale di plastica riconosciuta e remunerata pari al 78 – 80 % del lordo consegnato.
Sotto è visibile l’esito delle ultime analisi presso il centro di selezione di Pomezia di ottobre 2019
Per maggiori dettagli e referenze nella tabella sotto sono riportati in maniera esaustiva tutti i dati relativi all’andamento dei rifiuti per i primi 8 mesi del 2019.
C.S.P. – Civitavecchia Servizi Pubblici