Angeloni: “Ripartiamo con Insieme dalle Comunità di Destino per dare un calcio alla vecchia politica”
MDP e Luciani aprono il confronto a sinistra e sfidano il giornalista del PD ad un incontro pubblico. I lavoratori del porto sono storicamente una comunità di destini.
“ Accolgo con entusiasmo l’invito ad un confronto pubblico sull’unità della sinistra che mi è stato rivolto ufficialmente dal circolo MDP/Insieme, invito che mi sento di estendere a tutti coloro che, come me, si riconoscono nel progetto “Insieme” messo in piedi sull’esempio della Lombardia e del Lazio e che coinvolge diverse anime della sinistra compreso il PD.
La mia proposta, la anticipo, sarà quella di ripartire dalle Comunità di Destino, una forma di democrazia fortemente partecipata e popolare.
E non c’è dubbio che i lavoratori del porto si sentano storicamente una vera comunità di destini. Ecco, ripartiamo da questo che è insieme storia e nuova proposta di forme di democrazia fortemente partecipata per dare un calcio all’attuale struttura amministrativa di sindaci-sotto-sindaci, assessori e vice assessori, sempre più incompetenti, che una città di 50 mila abitanti non si può più permettere.
Credo sia’ giusto che si inizi a parlarne anche qui dove è nata lo scorso inverno ad opera delle riflessioni e del lavoro condiviso da un gruppo con il quale ho lavorato alla stesura del progetto, citato sul palco di Insieme il 1 luglio a Roma (presenti Boldrini, Pisapia, Bersani e D’Alema).
Non era sfuggito ai commentatori più acuti (ad esempio Trc) che il mio intervento, essenzialmente contro le tribù che infestano da anni il congresso PD era di una “mano tesa a Luciani” (cfr Civonline) che il 1 luglio era tra il pubblico.
Prendo atto che Luciani ha risposto “Si” anche se a suo modo e credo un po’ controvoglia vista la quantità di insulti che mi ha riservata. Aspetto di sapere dove e quando, spero in un posto abbastanza capiente con la volontà di un reale confronto “Insieme” più orientato al futuro che al passato. La sinistra e la città ne hanno davvero bisogno”.
Così Fabio Angeloni, esponente Pd.