Il risveglio del Comune.
Sul sito istituzionale, il Comune di Civitavecchia ha pubblicato la procedura per «per segnalare alle autorità competenti le emissioni anomale da parte delle navi ormeggiate al Porto di Civitavecchia, allegando una documentazione fotografica quanto più possibile chiara o ancora meglio dei filmati».
«I cittadini denuncino i fumi delle navi»: in questa maniera, il Comune sponsorizza la delazione con una mail standard.
Ma Fabio Angeloni è pronto a chiedere il ritiro dell’iniziativa con scuse immediate, in quanto sostiene che vi è un chiaro affronto, da parte del sindaco e del comune, al buon senso della Capitaneria di porto.
«Una iniziativa pericolosa oltre che ridicola persino offensiva per gli uomini e le donne della Capitaneria di Porto impegnati ogni giorno nella difesa dell’ambiente. Il Comune pubblicizza sul suo sito ufficiale le “Istruzioni per le segnalazioni di emissioni di fumi anomali da parte delle navi nel Porto”. Un invito esplicito ai cittadini a fotografare i fumi delle navi con tanto di testo standard da spedire via mail a Capitaneria e Procura. Solo demagogia e davvero fumo negli occhi: in porto ci sono oltre duecento telecamere che vigilano giorno e notte e sistemi di rilevazione dell’inquinamento ben più avanzati oltre che personale in grado di riconoscere come e quando intervenire 24 ore su 24. Questo Cozzolino lo sa, ma evidentemente non si fida. E qui l’iniziativa prende il sapore dell’ intimidazione alle forze dell’ordine, del genere: “Attenti che il grande fratello vi guardano”.
Sono contrario ai fumi come alla cultura della delazione e credo che l’iniziativa sia non solo demagogica, ma anche malata, ispirata da un’errata interpretazione del senso civico e che per questo vada ritirata, con le immediate scuse di Cozzolino ai cittadini e alla Capitaneria».
Sono contrario ai fumi come alla cultura della delazione e credo che l’iniziativa sia non solo demagogica, ma anche malata, ispirata da un’errata interpretazione del senso civico e che per questo vada ritirata, con le immediate scuse di Cozzolino ai cittadini e alla Capitaneria».
Per maggiori informazioni, potete consultare la procedura sul sito del Pincio