Anselmo Ranucci: “No al biogas”
Il candidato sindaco Ranucci: «Non è questo il futuro che sogno per Tarquinia e non è questo che vogliono i suoi cittadini».
«No al biogas! Sì alla tutela ambientale del territorio e alla salute dei cittadini. È questo che voglio per Tarquinia. Lo vogliono anche i suoi cittadini». Lo afferma il candidato sindaco Anselmo Ranucci, in merito al progetto di ampliamento dell’impianto in località Cunicchio-Olivastro.
«Tarquinia e il suo territorio hanno una fortissima vocazione agricola e turistica difficilmente compatibile all’insediamento di impianti e attività connesse alla lavorazione, allo stoccaggio e al trattamento di sostanze provenienti da rifiuti. – prosegue – Per questo motivo già nel 2004, insieme agli assessori Sandro Celli e Angelo Centini, allora consiglieri comunali, lavorai per far approvare la delibera comunale n. 33 che “esprime la piena e incondizionata contrarietà all’insediamento di centrali, industrie o impianti dediti alla lavorazione, stoccaggio e trattamento di qualsiasi tipo di rifiuti provenienti da aree non comprese nell’ambito del territorio di Tarquinia” e “la ferma contrarietà all’insediamento di centrali, industrie o impianti che prevedano il trattamento di rifiuti pericolosi anche se prodotti sul territorio di Tarquinia”».
Il progetto, se sarà portato a termine, rischia di compromettere seriamente un’area di altissimo pregio come la valle del Mignone. «Inaccettabile. – conclude il candidato sindaco Ranucci – Ribadisco la mia ferma contrarietà al progetto che, purtroppo, ha avuto il via libera dalla Regione Lazio. Farò ogni azione possibile per contrastare questa scelta. Sono tanti infatti gli aspetti negativi. Solo per citarne alcuni: la notevole dimensione dell’impianto; l’enorme quantità di rifiuti giornaliera necessaria al funzionamento; il traffico di mezzi pesanti su strade del tutto inadeguate. La preoccupazione dei cittadini è anche la mia preoccupazione».