Desta stupore la Sentenza del Tar di Roma dello scorso 16 febbraio, che ha annullato il provvedimento con cui il Comune di Civitavecchia, il 3 agosto scorso aveva comunicato al gestore telefonico Iliad Italia il divieto all’installazione di una mega antenna di telefonia mobile a Largo Acquaroni.
Infatti, premettendo che non siamo contro la tecnologia o la modernizzazione, ma solo per uno sviluppo che sia sostenibile con la salute e l’ambiente, avevamo fatto presente che la struttura sorgerebbe a soli 30 metri da una scuola materna, oltre al fatto che l’impianto non sarebbe collocato nei siti indicati nella mappa allegata all’apposito Regolamento Comunale, ma in una zona densamente popolata.
Annunciamo intanto che il Comune farà subito ricorso in appello al Consiglio di Stato contro questa decisione, in quanto non si può condividere l’interpretazione di sapore burocratico fornita, per cui le antenne possono andare “di norma” nei siti preferenziali (e quindi potrebbero secondo il Tar di fatto andare ovunque…), e per cui l’antenna in questo caso può essere installata solo perché andrebbe su una particella catastale diversa da quella della scuola materna.
Tali considerazioni non tengono infatti conto della realtà insediativa di quell’area e dell’effettiva distanza in linea d’aria dai siti sensibili, a prescindere dalla particella catastale.
Per cui preannunciamo che il Comune è al fianco dei cittadini nell’opporsi in tutte le forme di legge a tale installazione, a cominciare dalla battaglia che continueremo a portare avanti sul piano giudiziario.
IL CAPOGRUPPO DELLA LEGA CIVITAVECCHIA RAFFAELE CACCIAPUOTI