Una signora di 72 è stata truffata da falsi funzionari dell’Inps presentatisi alla porta del suo appartamento per consegnare una  raccomandata per lei. Alla donna, che ha perso il marito di recente, è stato chiesto di vedere la casa per poter  stabilire con precisione la sua posizione previdenziale.

Usando un metaldetector, i due uomini dal marcato accento campano hanno iniziato ad accertare la presenza nei cassetti della camera da letto di oggetti ritenuti interessanti: “Tolga tutto quello che è di valore – avrebbero chiesto – altrimenti gli strumenti elettronici per la misurazione non funzionano”.

La donna ha obbedito e li ha assecondati, sentendosi a tratti stordita e soggiogata. Nessun sospetto che potesse trattarsi di un raggiro, d’altronde chi mai alle 9,30 si presenta in un’abitazione con fare gentile a offrire un aiuto per l’espletamento di pratiche Inps complesse la cui trattazione delle volte richiede mesi? “Abbiamo finito, ci deve 250euro per la parcella”.

Solo dopo che i due malviventi erano usciti, la signora si è resa conto di essere stata derubata. I ladri infatti hanno portato via oro e denaro in contanti.   “Un fatto sicuramente increscioso – ha commentato il dottor Alfredo Matteucci che da mesi dirige il commissariato di viale della Vittoria – sul quale stiamo indagando a 360 gradi. Quello che chiedo ai cittadini è massima collaborazione – ha aggiunto – segnalando alla Polizia ogni situazione sospetta, così da consentirci di intervenire tempestivamente. Siamo qui per questo, una sinergia sempre più forte tra forze dell’ordine e cittadini è in grado di portare a una riduzione sensibile dei fenomeni criminosi di questo tipo”.

Gli argomenti-trappola dei malintenzionati sono i più diversi, come la prospettiva di un aumento di pensione, il dubbio che l’importo corrisposto non sia esatto, la verifica del corretto valore della pensione, la minaccia che la pensione stessa possa essere ridotta o addirittura revocata, in caso di mancato controllo, la necessità di conoscere le coordinate del conto bancario o postale per accreditare somme, e così via.

Importante, dunque, essere prudenti e seguire qualche piccolo consiglio:
•se la persona tenta di farsi ricevere in casa, si consiglia di non far entrare nella propria abitazione chiunque si dichiari funzionario o comunque incaricato dell’Inps;
•chiedere il nome della persona, la sede Inps a cui dichiara di appartenere ed il motivo per cui si è presentata;
•controllare telefonicamente presso la stessa Sede Inps l’attendibilità di tali notizie; l’Inps stessa ricorda che a nessun titolo i dipendenti dell’Istituto sono autorizzati a richiedere, accettare o consegnare a domicilio somme di denaro;
•se venite contattati telefonicamente da un presunto funzionario Inps, che vi sottopone richieste di carattere personale o patrimoniale, tali da sembrare sospette, è consigliabile farsi rilasciare, prima di fornire le risposte, il numero telefonico e il nome di chi chiama, per controllare, che le richieste provengano effettivamente dall’Inps.

Quello del finto funzionario è uno schema classico che viene adottato anche per fingersi appartenenti ad altri fornitori di servizi, oltre all’Inps e l’Inpdap, anche l’Enel, ad esempio. Una regola generale da ricordare è che, prima di fare dei controlli nelle case, gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo.

 

image_pdfScarica articolo (pdf)image_printStampa articolo

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com