L’amministrazione comunale, in merito agli articoli di stampa apparsi circa l’appalto di custodia, pulizia e portierato, precisa che la gara è stata espletata dalla SUA (stazione unica appaltante) dell’area metropolitana i Roma che, come previsto dalla legge, ha chiesto tutti i documenti necessari, fra cui le certificazioni antimafia alla Prefettura competente, ossia quella di Napoli. La SUA è in attesa della risposta.
Il consigliere Grasso è a conoscenza di ciò, avendo lui stesso fatto un accesso agli atti, che conferma la procedura amministrativa. Qualora il consigliere Grasso ravvedesse ipotesi di reato, sarebbe suo dovere fare denunce agli organi competenti anziché agli organi di stampa.
L’amministrazione comunale ha ulteriormente acquisito una autocertificazione dell’ATI ed inserito nel contratto fra Comune e ATI una clausola che prevede l’automatica rescissione nel caso in cui la certificazione antimafia risultasse inidonea.
Per quanto riguarda la questione stipendi, l’amministrazione è in costante rapporto con i sindacati e sta monitorando gli sviluppi da vicino.