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Il Consiglio comunale di Tarquinia approva il regolamento sul funzionamento della sala consiliare e la Mozione del M5S sul “No al tracciato verde” per il completamento della SS675, dicendo “si” alla messa in sicurezza della SS1 Bis, una scelta importante ai fini della tutela del territorio, per fermare un progetto di superstrada devastante, progettato da Anas Spa, nel cuore della Vallata del Mignone.

La sala del Consiglio comunale torna finalmente ad essere di nuovo, dopo 9 anni, uno spazio di democrazia, consentendone l’uso ai cittadini, anche senza il patrocinio del comune.

Come recita la delibera approvata, la sala consiliare è un bene pubblico e, come tale, può essere messo a disposizione della cittadinanza, delle associazioni e degli enti che ne facciano formale e motivata richiesta, nell’ottica di garantire e promuovere la partecipazione democratica dei cittadini, come ribadito anche dall’art. 1, comma 5, dello Statuto comunale.

La mozione del M5S sulla modifica del regolamento della sala consiliare era stata presentata a Luglio 2017, e su richiesta del consiglio comunale, era stata ritirata per sottoporla alla valutazione della conferenza dei capigruppo, per alcune modifiche condivisibili. Ora Giustizia è fatta!

I consiglieri di opposizione, Ranucci e Celli, hanno dichiarato che la sala non è mai stata negata a nessuno, cosa assolutamente non vera!

La sala consiliare infatti è stata gestita dall’amministrazione in maniera autoritaria grazie alla modifica sostanziale del regolamento, con delibera di Giunta 473/2008 che ne disponeva l’uso alle sole manifestazioni patrocinate dal comune, escludendo le associazioni e ai cittadini dall’utilizzo.

Sul tema della Superstrada il consiglio comunale ha dedicato quasi un’ora di discussione concitata. L’attenta relazione del  è stata sposata dall’intero consiglio comunale, con l’eccezione del consigliere di minoranza Gianni Moscherini, che tentava di dare lezioni di economia geo politica, per motivare il tracciato verde nella Vallata del Mignone, giustificandolo come male minore per Tarquinia. Impacciato e impreparato sull’iter della superstrada, avrebbe fatto bene a tacere, visto che le sue teorie “sviluppiste” da Sindaco di Civitavecchia, lo hanno visto adoperarsi solo per dire si alla centrale a carbone e ai suoi megaprogetti, come Roma Vetus, aeroporti cargo, piattaforme logistiche che di mega avevano solo la devastazione dei territori.

La mozione del M5S sulla SS 675, presentata il 10 ottobre del 2017, è stata approvata nei suoi 6 punti, esclusa la frase sull’ “ipotesi zero”.

Ecco i punti votati all’unanimità:

1.      A considerare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente atto;

2.      A farsi promotori di una richiesta ufficiale al MIT e all’ANAS di un progetto urgente di messa in sicurezza della SS 1Bis nel tratto di competenza comunale fino all’innesto dell’attuale svincolo con l’Autostrada Tirrenica, finalizzata a ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi, ai fini di una riduzione di incidentalità. Che tale richiesta preveda il coinvolgimento dei comitati locali, delle associazione ambientaliste, delle associazioni di categoria come garanzia di controllo e tutela degli interessi reali del territorio;

3.      A ribadire parere negativo alla localizzazione del tracciato in oggetto (tracciato denominato “Verde”) e a rappresentare la propria contrarietà per iscritto e nel più breve tempo possibile al Governo nazionale (in procinto di deliberare sull’opera in oggetto) e regionale; tale parere negativo sarà rappresentato dalla presente delibera.

4.      A garantire il dibattito pubblico e un’adeguata e costante comunicazione ai cittadini, comitati locali, alle associazioni ambientaliste e alle associazioni di categoria sugli sviluppi dell’iter di approvazione del progetto in oggetto e, qualora questo venisse rigettato, su eventuali e future ipotesi di tracciato per il completamento della SS 675.

5.      Qualora il Consiglio dei Ministri concederà al progetto in oggetto la compatibilità ambientale e quindi si procederà all’approvazione del tracciato localizzato nella valle del Mignone, a impugnare gli atti nelle sedi opportune, nazionali ed europee.

6.      Ad inviare il testo integrale della presente delibera nelle opportune sedi istituzionali del Governo Nazionale e Regionale.

 

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