In questi caldi giorni gli indomiti volontari della Società Storica Civitavecchiese hanno completato la ripulitura di circa due ettari di terreno alla Ficoncella come deliberato dalla Giunta Comunale con provvedimento dell’11 maggio nm. 66.
Nell’estesa opera di pulizia i volontari sono stati supportati dagli amici della Cooperativa Sant’Agostino che gestisce le vasche termali della Ficoncella e dal generoso aiuto dell’imprenditore Mario Bomboi, con la supervisione della Sovrintendenza Archeologica rappresentata dalla dottoressa Rossella Zaccagnini.
I due mesi di duro lavoro dei volontari, iniziati con la terza ripulitura dell’area archeologica di Aquae Tauri, quella recintata e circostante lo stupendo calidarium, sono stati propedeutici al lavoro di rilevamento, prospezione e scavo che saranno portati avanti da questa settimana fino al 30 luglio dalle Università di Bologna e La Sapienza di Roma, con un’equipe diretta dai professori Max David e Francesca Stasolla. Al Bando Acheloo lanciato dalla Alma Mater bolognese hanno risposto numerosi studenti che per tre settimane effettueranno saggi di scavo alla ricerca dell’antico Municipio romano di Aquae Tauri.
L’auspicio della Società Storica è che i futuri ritrovamenti possano dare corpo ad un’estesa area archeologica che con l’unicum del calidarium termale sia alla base di un parco archeologico, termale e ricreativo che sia vanto e soprattutto volano economico ed occupazionale per Civitavecchia.
Avere in pochi chilometri tre aree archeologiche (Aquae Tauri, Terme Taurine e Campanile di San Giulio), uno stabilimento termale (la Ficoncella) e un parco acquatico (Acqua Felix) sono un’opportunità da non farsi sfuggire da una città che da due secoli non riesce a creare un polo termale che già esisteva nell’antichità.
Il Progetto Aquae Tauri iniziato nel 2015 con la prima ripulitura della vasca termale si sta concretizzando con ancora più forza grazie al lavoro congiunto degli enti interessati: l’Amministrazione comunale proprietaria dell’area rappresentata dall’assessore Manuedda, la Sovrintendenza Archeologica, le due Università che hanno dato il via a questa prima campagna di scavi, la nostra Associazione che con propri fondi e splendidi volontari ha per prima ripulito l’area recintata da anni abbandonata e portato all’attenzione dell’opinione pubblica civitavecchiese e di quella accademica l’importanza del sito, primo nucleo di quella Centumcellae da cui nasce la nostra Civitavecchia.