Area di crisi e energie rinnovabili: il Sindaco e la consigliera Attig scrivono a Governo e Regione
CIVITAVECCHIA – Centralità per il territorio di Civitavecchia nella transizione energetica, anche attraverso il riconoscimento dell’Area di crisi industriale complessa e la creazione di un polo per le fonti rinnovabili. Queste le richieste avanzate dal Comune di Civitavecchia alla Regione Lazio e al Governo, con una lettera firmata dal Sindaco Ernesto Tedesco e dalla consigliera Fabiana Attig.
Nella missiva, indirizzata al Presidente Francesco Rocca e alla Vicepresidente Roberta Angelilli per la
Regione e al ministro Adolfo Urso e alla sottosegretaria Fausta Bergamotto per il ministero delle Imprese e del Made in Italy, si fa riferimento all’adozione del documento programmatico da parte di tutte le Organizzazioni sindacali, datoriali e Istituzionali del territorio di Civitavecchia per il tavolo regionale phase out Carbone, già inviato nelle settimane scorse ad entrambe le istituzioni. Oltre al riconoscimento del territorio di Civitavecchia, incluse le aree portuali, quale area di Crisi industriale complessa, nel documento si chiede di apportare una integrazione nel decreto Energia, inserendo anche la Regione Lazio quale sito capace di ospitare un polo energetico industriale per l’eolico offshore.
Commenta Fabiana Attig, consigliera con delega a politiche del lavoro e area di crisi industriale: “La battaglia che ho avviato fin dal luglio del 2019, con la presentazione della mozione sulla creazione di un’area di crisi complessa a Civitavecchia, raggiunge i massimi livelli istituzionali. L’obiettivo è non solo di intercettare fondi specifici da investire sulla riconversione industriale del territorio, ma avviare un percorso virtuoso che possa costruire un futuro di produzione sostenibile di energia, capace di rendere protagoniste le imprese locali e le loro professionalità”.
Aggiunge il sindaco Ernesto Tedesco: “Avevamo detto che la firma sul documento unitario del territorio sarebbe stato un punto di partenza e così è stato. Proprio l’unità nel chiedere un cambio di passo e di visione sul futuro di Civitavecchia rappresenta infatti la vera forza del territorio. In Governo e Regione siamo certi di poter trovare interlocutori attenti alle sfide che attendono noi e tutta la nazione”.