«Lo scorso 5 marzo con delibera di giunta abbiamo approvato e inviato alla Regione Lazio una ulteriore proposta di modifica dei lavori di messa in sicurezza del fiume e di Montalto Marina». Lo spiega il sindaco ff Luca Benni riguardo il progetto che interessa l’opera pubblica in realizzazione al mare.
«Tutto ciò nell’ottica della collaborazione e anche a seguito del tavolo nuovamente aperto con la Regione stessa – aggiunge Benni – nella persona dell’assessore Mauro Alessandri, lo scorso dicembre 2020.
Proprio in quella seduta, alla quale partecipai insieme all’assessore Giovanni Corona e ai tecnici comunali, di comune accordo con l’assessore Alessandri e la dirigente d’area Wanda D’ercole, iniziammo a studiare una mitigazione dell’opera.
Mitigazioni che vanno di pari passo e coerentemente con quanto richiesto dal Comune di Montalto di Castro sin dal 2013 (e successivamente confermato in un documento firmato da tutte le forze politiche del territorio e i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, tranne il Movimento 5 stelle).
In sostanza, fermo restando l’indubbia necessità della messa in sicurezza del fiume Fiora da ulteriori esondazioni – continua Benni – l’opera appaltata dalla Regione va mitigata nel suo tratto finale garantendo allo stesso tempo la tutela del paesaggio e lo sviluppo di tutte le attività produttive presenti.
Rispetto al progetto iniziale alcune modifiche, anche proposte da noi negli anni, sono diventate realtà nei lavori affidati, come le paratie mobili nel tratto tra la foce e il piazzale dei pescatori, la passeggiata turistica lungo il fiume e l’aumento delle aperture di accesso allo specchio acqueo. In sostanza i miglioramenti attualmente esistenti sono stati apportati solamente nelle parti pubbliche.
Le proposte inviate dall’amministrazione comunale, in coerenza con quanto sopra descritto – spiega ancora Benni – si basano su tre macro modifiche: la realizzazione di un argine fisso di altezza compresa, in tutti gli 800 metri terminali (anche nelle parti dove insistono attività private), tra 0,80 centimetri ed 1 metro e la restante parte in panconi di acciaio (paratie mobili) delle quali, come già detto nelle precedenti comunicazioni, il comune si occuperà delle fasi di montaggio e smontaggio; l’inserimento nel primo stralcio funzionale in corso d’opera della realizzazione della banchina attualmente prevista nel secondo stralcio, al fine di consentire la piena fruibilità dell’opera da parte di professionisti, diportisti e attività turistico-ricreative; la sistemazione dei moli nord e sud del fiume. Un problema anch’esso segnalato più volte e che se non risolto comprometterebbe anche la funzionalità dell’opera idraulica dell’intero apparato di foce del quale l’arginatura costituisce elemento complementare.
Ringrazio pertanto la Regione Lazio – conclude Benni – che si è resa finalmente disponibile a valutare le nostre proposte di modifiche al progetto, con la speranza di mettere finalmente il nostro fiume in sicurezza, garantendo paesaggio ed economia del settore turistico e nautico, anche privato».