In questo periodo di propaganda politica, si sa che ciò che è positivo viene esaltato da una parte, e ciò che non è perfetto è negativizzato al massimo dall’altra…in un vortice di accuse, infamie e bassezze lampanti. Ho già detto pochi giorni fa, all’inaugurazione del Blocco Operatorio ostetrico, che il mio è un ruolo istituzionale, e in quanto tale, il mio compito è agire, e agire nel migliore dei modi, e nei tempi più brevi possibili, per il bene del cittadino che usufruisce del servizio sanitario. Siamo stati attaccati nei nostri punti più fragili, non me ne stupisco, non siamo perfetti, e per fortuna, perché il non esserlo ci dà la spinta a migliorare, sempre. Parlo al plurale, perché la Asl Roma 4 è rappresentata da me, ma sostenuta da tutte le persone che ogni giorno lavorano alacremente, e con passione, a migliorare una sanità che ha il desiderio genuino di avvicinarsi sempre di più alle famiglie e all’individuo, in tutta la sua complessità umana. Il nostro è un team di persone di cuore, appassionate, che lavorano al di là dell’orario marcato dal cartellino, che sacrificano a volte il loro tempo libero, perché credono fermamente che dal bene comune parte il benessere individuale, ed io non smetterò mai di ringraziare tutti per questo. Abbiamo le nostre criticità, certo, i problemi con il personale che si sono verificati in questi ultimi mesi, e che stiamo cercando in ogni modo di sanare, alcuni ritardi…ma abbiamo tante idee buone, e le mettiamo in pratica. Nell’ultimo anno cosa abbiamo messo a disposizione dell’utenza? Reparti nuovi, ristrutturati, un hospice oncologico, unico in città, a breve aprirà la nuova sala gessi, si progetta l’allargamento del pronto soccorso, l’obi, la nuova endoscopia digestiva, ci si avvicina all’utenza tramite progetti innovativi come lo screening al colon retto e il portale dei certificati vaccinali, si valorizza il territorio con l’UDD di Capena e il nuovo poliambulatorio,  ci siamo aperti ai social per rispondere in diretta alle domande dei cittadini, eppure veniamo attaccati, in quello che a molti sembra il nostro punto più fragile, e che invece è il fulcro in cui investiamo tante energie, tanti progetti, e sogni per il futuro, un luogo che, contro ogni previsione, è aperto, esiste ancora, grazie alla decisione della Regione di lasciarlo in piedi come ospedale. Articoli recenti hanno descritto l’ospedale di Bracciano come decadente e sporco, come “l’ultimo tra gli ultimi” , non vedendo, o forse, non volendo vedere, che la cura per il Padre Pio, parte dalle fondamenta, e se leggiamo bene tra le righe quello che è descritto non è altro che un colorito modo di interpretare la realtà, quella di un cantiere aperto. Non si è voluto coprire i difetti con una toppa, ma si è voluto risolverli.

Nel corso del 2016 l’Ospedale Padre Pio ha potuto completare la procedura di SCIA con i Vigili del Fuoco e finalmente (non era mai accaduto in precedenza) possiede quanto previsto dalla attuale normativa di sicurezza antincendio. Si sta lavorando nel dettaglio al Reparto di Week Surgery dell’Ospedale, ed è in corso la ristrutturazione completa del reparto con rasatura pareti del corridoio, stanze di degenza e tinteggiature, installazione di nuovi testaletto per due ulteriori stanze di degenza e sistema di chiamata di emergenza anche nei bagni di reparto; inoltre si è proceduto alla installazione di parcolpi/battibarelle in tutto il corridoio di reparto , alla installazione di zanzariere in tutto il reparto Week ; al  piano Sale Operatorie e Blocco di sterilizzazione,  è in corso la ristrutturazione completa del pavimento del connettivo con rifacimento del massetto di fondo e della pavimentazione a gres; sostituzione di tutte le luci di emergenza; rasatura pareti del corridoio e tinteggiature; installazione di parcolpi/battibarelle in tutto il corridoio e ripristino sala di attesa del piano; eliminazione di tutti cavi elettrici ed informatici a vista con inserimento in traccia; al Reparto Medicina, Endoscopia, FKT ed Ambulatori, è in corso la ristrutturazione completa del pavimento del connettivo con rifacimento del massetto di fondo e della pavimentazione a gres; sostituzione di tutte le luci di emergenza; rasatura pareti del corridoio e tinteggiature; installazione di parcolpi/battibarelle in tutto il corridoio e ripristino sala di attesa del piano; eliminazione di tutti cavi elettrici ed informatici a vista con inserimento in traccia; installazione di nuovi infissi e zanzariere;  per quanto concerne la viabilità interna, è in corso d’opera il rifacimento del manto stradale della viabilità interna antistante il P.S., la Morgue e gli ingressi di entrata ed uscita dell’Ospedale, con fresatura completa dell’esistente, posa di nuovo asfalto, rifacimento cordoli di delimitazione stradale, spartitraffico in entrata ed uscita, nuova e completa segnalazione stradale, pedonale e di supporto all”utenza. La posa dell’asfalto è prevista per la prossima settimana ;tutti i cantieri sono stati delimitati in ossequio alle normative vigenti. Ci viene detto che all’entrata dl Padre Pio, un cartello avverte della strada dissestata, per fortuna, c’è da aggiungere…visto che stiamo rifacendo gli asfalti, chissà che accuse pesanti avrebbero mosso se avessimo dimenticato di avvisare di procedere con cautela!

Veniamo accusati di lasciare ambulanze incustodite, quando non ne possediamo nessuna, ma ci sembra superfluo ribadire che i colleghi del 118 viste le emergenze da affrontare ogni giorno, abbiano ritenuto più opportuno occuparsi dei pazienti piuttosto che di chiudere a chiave l’ambulanza.  Ci si arrampica sugli specchi, si getta fango sul lavoro che ogni giorno un team di persone attente e scrupolose attua per l’interesse di una comunità che ha tutto il diritto di avere un ospedale vicino casa, funzionante, dignitoso ed efficiente. Queste spiegazioni sono dovute, per gli attacchi fatti, e per quelli che sicuramente avverranno nei prossimi giorni, per difendere la verità: l’ospedale di Bracciano è oggetto di una profonda ristrutturazione sia strutturale che dei servizi. Questo è un dato di fatto, e nessun commento negativo ci distoglierà dall’obiettivo. Mi hanno detto di recente di essere troppo silenzioso in questo periodo, la nuova sfida alla Asl Roma 5 e gli infiniti progetti da portare avanti alla Roma 4 lasciano poco tempo per le chiacchiere.  Chi lavora davvero, lascia che siano i fatti a parlare, perché il filo conduttore che muove le idee e i progetti da attuare, qui è sempre lo stesso: noi ci mettiamo la faccia, e pure il cuore.

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