L’8 marzo alle 12.00 la Asl Roma 4 inaugura la nuova sede della comunità terapeutica “Il Melograno”. Si tratta di una SRTRE(Struttura residenziale terapeutico riabilitativa a carattere estensivo). Il nome “Melogano” rappresenta il simbolo dell’unità, dell’insieme, per via dei chicchi racchiusi nel frutto. Questa comunità della Asl Roma 4 ha una lunga storia, nasce dalla trasformazione e dal rinnovamento di una struttura che in origine apparteneva ad un’altra azienda e si chiamava “Poderaccio”. Si trattava di una comunità le cui origini erano perse nel mito: Il mito dell’abbattimento dei muri del manicomio. Nasceva infatti dalla fuga di alcuni pazienti dal S.Maria della Pietà di Roma che si rifugiarono in un podere chiamato in seguito “Poderaccio” rifiutandosi di tornare in manicomio. Successivamente la regione stanziò dei fondi per il recupero della struttura e la Asl diede origine alla comunità terapeutica. Nel corso degli anni c’è stata una grande trasformazione, il Melograno non era più un luogo di fuga, ma una struttura in grado di lavorare in maniera terapeutica sui giovani, in grado di potenziare e stimolare tutte le capacità personali e consentire alla persona il raggiungimento del più alto grado possibile della propria aspirazione di vita. Al Melograno non si lavora sulla cronicità, ma si lavora sul fatto che il disturbo non deve essere un arresto del proprio progetto di vita. La “Trasformazione” della missione originaria è proprio questa, mentre un tempo era segregazione e controllo per riacquistare la libertà, oggi il lavoro si basa sul prevenire ciò che conduce alla cronicità. Il melograno come l’albero da cui prende il nome ha le sue radici nei presupposti dell’agire psichiatrico: “rinnovamento, speranza, insieme”.
I 10 ragazzi ospiti del melograno avranno una nuova struttura, dove poter svolgere le loro attività quotidiane e le terapie. Il trasferimento nella nuova struttura avrà un effetto terapeutico immediato. Nel percorso riabilitativo la riorganizzazione del tempo è un agire essenziale perché reintroduce il senso del tempo che scorre e quindi il senso di identità in continuo cambiamento. Anche lo spazio nuovo avrà un effetto positivo sui ragazzi. I luoghi sono un fondamento dell’identità perché ci devono trasmettere sicurezza e flessibilità, modificando alcuni aspetti dei luoghi quotidiani in base ai bisogni. I luoghi sono fondamentali per la percezione di noi stessi in relazione a ciò che ci circonda. L’aspetto curato e piacevole del nuovo Melograno restituirà ai ragazzi dignità e valore, il luogo è “abitabile” quindi adeguato e disegnato per produrre relazioni e affetti. La nuova struttura ha ampi spazi, spazi per stare insieme, per stare da soli, per muoversi ed esprimersi. Ha uno spazio esterno molto ampio e curato che darà la possibilità di creare una cooperativa in grado di trasformare la terapia in attività lavorativa: con 2 ettari di terreno si potrà effettuare l’ortoterapia dando la possibilità anche di opportunità occupazionali. Ci saranno anche più spazi per lo sport ( Danza, palestra, e la possibilità di ricevere le famiglie negli spazi esterni).
La struttura è così articolata: Tre camere a due letti con bagno, una camera singola con bagno, una camera a tre con bagno. (per un totale di 10 posti letto) La comunità favorisce la socializzazione quindi è importante la presenza del compagno di stanza, ma è anche importante avere uno spazio privato in alcune fasi delicate del percorso; una cucina; una sala del ritrovo; la sala della terapia; la stanza delle psicoterapie; la stanza del Direttore; la palestra; la tavernetta hobby; la sala cinema con proiettore; un garage per ricovero attrezzi; una lavanderia.
Continuerà il lavoro di dimissione protetta in semiresidenzialità per gli utenti che vengono dimessi o devono iniziare il percorso perché c’è una depandance vicina alla comunità che darà alle persone la possibilità di frequentare la comunità pur iniziando a sperimentare uno spazio proprio.
Il Direttore Generale Dott. Giuseppe Quintavalle si dichiara molto soddisfatto dell’innovazione e del cambiamento. “Il Melograno per loro è come una famiglia, e la nuova struttura è confortevole, spaziosa e accogliente come una vera casa. Ricordiamo che lo scopo fondamentale dell’intervento terapeutico riabilitativo è il recupero delle capacità relazionali e delle competenze sociali compromesse dal disturbo psichiatrico, e questi ragazzi potranno reinserirsi socialmente e lavorativamente una volta terminato il percorso riabilitativo. ”